Ciao! Oggi vi propongo un articolo che ho scritto per una rivista free press dell’Umbria di cui curo la rubrica della moda (dopo aver trascorso 4 anni a scrivere di cronaca e politica!). Nell’articolo non ci sono focus sull’abbigliamento per taglie comode, ma potete comunque trovare un po’ di ispirazione. Spero vi sia utile.
A presto!
Tratto da Èventi Magazine – Succede in Umbria n. 7
di Marica Remoli – http://www.fattyfair.wordpress.com
La moda gira alla rovescia. Quanto basta per lasciar intendere che questo autunno vale proprio tutto, ma senza mai uscire dalla sfera gravitazionale dello stile.
Per vincere il grigiore autunnale, la palette cromatica di quest’anno appare ideale. A dispetto della tradizione di stagione, largo a sferzate di tinte forti su maglioni e capispalla, una sorta di terapia del colore dopo il meteo deludente dell’estate.
Il rosa regna su tutti: di grande impatto nella tonalità fucsia accostato all’antracite su capi bicolor, quasi primaverile nelle sfumature pescate che animano, a sorpresa, cappotti a forma di uovo, maestosi piumini d’oca dalle linee asimmetriche con collo ad anello e orlo alle caviglie, oppure le rifiniture in ecopelliccia dei giacconi. Blu elettrico evergreen così come il viola e il verde in tutte le sue tonalità mai dimesse. Per non passare inosservati: senape acceso, fosse solo per un accessorio o un top che bastano a fare tutto il look. Inutile dire che nella sregolatezza cromatica di questo autunno, anche le stampe e i grafismi la fanno da padroni, specialmente se con echi Psichedelici o Gipsy.
Sul sentiero dell’anacronismo, troviamo la lana tra i protagonisti. Fuori da ogni moda, ma evidentemente glamour, la scelta del total look con maglioni lunghi e affusolati che scivolano sui fianchi e pantaloni a zampa di elefante, tutto rigorosamente di lana, magari a costine. A grande sorpresa, torna in auge il maglione macchiettato, multicolor o sale e pepe, di quelli che un tempo le nonne realizzavano ai ferri mettendo insieme i rimasugli di gomitoli di colori diversi.
Veniamo alle gonne: mini, midi o maxi, vale tutto. Taglio anni ’60 per gonne e abitini cortissimi in stile Twiggy, rivisitati con texture viniliche, applicazioni in pelle e colori carichi. Sotto al ginocchio e svasate le gonne che strizzano l’occhio agli anni ’70, in pelle, suède o lana. Mancano all’appello i pantaloni skinny, sostituiti da capi dal taglio sartoriale, lunghi sino alla caviglia o extralong, a palazzo o larghi sui fianchi e stretti sul fondo. La voga del momento impone che vengano abbinati con qualunque cosa, persino con le sneakers.
Il pezzo geniale del momento? La pochette ergonomica (della Maison Martin Margiela, nel blog posso dirlo!), disegnata per aderire al corpo ed essere portata senza sforzo. Sì, persino sottobraccio, con buona pace dei cultori dell’etichetta. E dato che questa è una buona stagione per gli eccentrici, non fatevi mancare i mocassini più pazzi e colorati che riuscite a trovare, meglio se con tacco largo e plateau.