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Riapre la caccia ai delfini

Creato il 14 aprile 2011 da Marcopertutti
Con una decisione storica, l'IWC (International Whaling Commission, ossia l'organismo internazionale che regola la protezione di poveri cetacei come balene e delfini) ha autorizzato la caccia al delfino nel territorio italiano.

Riapre la caccia ai delfini

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La probabile investitura dell'attuale e rispettato Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, come delfino alla guida del Popolo della Libertà (anche se smentite di varia indole non si sono fatte aspettare troppo) ha allarmato tutta, ma proprio tutta la comunità internazionale.«La caccia al delfino in Italia sarà obbligatoria. Manderemo dei balenieri mutanti giapponesi di Fukushima, che riescono a cacciare delfini di qualsiasi tipo grazie alle loro quattro braccia (sarà anche un modo per stimolare gli italiani al voto nel referendum sul nucleare, quello di vedere le conseguenze di un disastro in una centrale)», dichiara il Presidente Rio Mare Daiichi. Numerose ed incongruenti le reazioni nell'acquario della politica italiana:  mentre "passera di mare" Nicole Minetti dichiara di non «avere niente da temere, visto che le sue qualità saranno alla portata di qualsiasi pesce che succeda a Berlusconi (forse non sapendo che il delfino è un mammifero, NdR)», "trota" Renzo Bossi afferma «Nomen omen, c'è chi è trota e chi è delfino». Ancora più sconcertanti sono state le dichiarazioni dello "squalo" Marina Berlusconi, che ha ricordato come lei, i delfini , se li mangia (visto che, in spregio della moratoria sulla caccia ai cetacei del 1986, si fa arrivare carne di balena e delfino tutti i giorni per «mangiare sempre qualcosa di esotico»), mentre lo "scorfano" Larussa si è limitato a confidare: «Mi piacciono i delfini, però, di più, "me gusta la gasolina"».

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