E anche questa volta, grazie anche al destino che mi ha fatto aprire una scatola piena di quelli che vengono usualmente definiti "impicci", ovvero miscellanea di merci varie che anno dopo anno si accumulano nei mesi estivi, non sono rimasta con le mani ferme!
Nella settima di mare trascorsa a Follonica, in quella che è la casa dei lunghi mesi estivi della mia infanzia (e adolescenza, e maturità... ) ho infatti ritrovato, buttata da un parte, un abbozzo di sacca estiva lavorata all'uncinetto avviata da mia madre chissà quanti anni fa. Con lo stile tra il country-campagnolo e "ragazza degli ani '70", era quasi terminata e mancava solo da ultimare gli ultimi giri. Per fortuna nella scatola c'era anche un gomitolo di cotone ecrù reso fragile e morbido dall'umidità del mare: con un paio di ore ho completato il lavoro di mamma.
Potete immaginare il mio turbamento iniziale nel riprendere tra le mani qualcosa che anche lei aveva toccato, un ammasso di fili dotato di memoria e di vita propria, con la capacità di riportarla in vita almeno per qualche istante.





