La sua storia e' molto antica ,pare che vi siano testimonianze gia' ai tempi di Egizi e Sumeri, ma il primato nella produzione spetta al Medioevo.
Il termine risale al latino "recoctus" che significa ri-cotto,nello specifico,cotto due volte,perche' nella lavorazione il siero subisce una seconda cottura ad alte temperature.
Si ottiene dal siero del latte dopo la lavorazione del formaggio,quindi non e' un vero e proprio formaggio ma appartiene alla categoria dei latticini.
Puo' essere di mucca,capra(mia preferita....io adoro),pecora o bufala e il suo sapore sara' piu' o meno ricco di sapore a seconda del latte di provenienza.
La ricotta,se freschissima,gustata cosi' com'e',al naturale,e' una vera delizia.
Oggi ve la presento in versione light,passata in forno ,semplicemente aromatizzata con limone e timo(non avendo trovato il timo limonato...aggiungerei);accompagnata da una verdura quasi di "nicchia":gli agretti(o barba di frate).
Gli agretti sono una pianta annuale che cresce allo stato selvatico dal sapore spiccato e intenso:tipicamente usati per condire la pasta ma ottimi anche come frittata e ve lo posso garantire perche' li ho provati personalmente oppure come ripieno nelle torte salate.
Naturalmente prima di essere consumati,gli agretti vanno lavati e mondati,quindi sbollentati per pochissimi minuti.
INGREDIENTI (per 2 persone):
- 250 gr di ricotta di pecora freschissima
- q.b. di latte (per stemperare)
- sale
- pepe
- scorza grattugiata di un mezzo limone
- un rametto di timo
- q.b. di agretti (gia' sbollentati precedentemente)
- olio alle nocciole (fatto tritando le nocciole grossolanamente e lasciandole macerare nell'olio extravergine di oliva)