TREMONTI ED IL DIRETTORE DELLA CONFARTIGIANATO
Confesso che ero curioso di leggere le esternazioni di qualche politico riguardanti le considerazioni espresse dal direttore della Confartigianato i all’indomani della furbesca dichiarazione del ministro dell’economia Tremonti
Evidentemente i politici nostrani avevano altro da fare .
Vorrei esprimere qualche concetto senza la presunzione di possedere la verità .
Premesso che è incomprensibile il fatto che un ministro appartenente alla maggioranza che detiene la possibilità di promulgare ,abrogare tutte le leggi che voglia , dopo aver governato per anni , usi espressioni di un candore degno di miglior causa . E guarda caso ,appena dopo la levata di scudi dell’associazione industriale contro questo governo in tutt’altre faccende affaccendato .
Colombo ha ragione da vendere nel pretendere chiarezza delle leggi : infatti è incomprensibile il fatto che per ogni legge per essere quasi intellegibile debba essere corredata da decreti attuativi e circolari interpretative .
E non sempre , a loro volta hanno il dono della chiarezza !
In riferimento poi alle montagne di adempimenti che stanno in capo agli imprenditori ,anche in questo caso non posso che concordare con lui . Ma questo governo ha glorificato un ministro leghista delle semplificazioni ,l’incendiario Caldiroli ,che si è fatto fotografare col lanciafiamme ,mentre bruciava 350.000 leggi . Vista la realtà appalesata da Colombo sorge il dubbio che a al ministro “semplificatore “le norme che riguardino gli imprenditori non importino più di tanto .
Per quanto concerne i controlli assidui degli enti deputati ,posso solo affermare , anche in riferimento ai piani triennali della regione , che è appunto la regione che fissa gli obbiettivi ispettivi annuali per le varie ASL .
Al raggiungimento di tali mete , scatta un abbondante premio aggiuntivo per i direttori generali delle ASL .
Per ultimo si chiede un modo più “sostanziale “ nei controlli presso le aziende .
Quando avviene un’ispezione ,l’ufficiale di polizia giudiziaria non ha la facoltà di decidere ciò che è o non è rilevante qualora anche la mancanza di un semplice documento è soggetta ,per legge , a sanzione .
In assenza della modifica legislativa ,l’ufficiale di polizia giudiziaria che omettesse , ad esempio , di sanzionare la mancata designazione da parte del datore di lavoro ,di una delle figure previste dalla legge 81/08, incorrerebbe nel reato di “ omissione di atti d’ufficio “ o, ancor più grave, di “ favoreggiamento .
Un atteggiamento diverso non può passare attraverso un accordo con ASL o regione , ma deve essere sostanziato da un apposito atto legislativo
Cordialmente
Dott. Andrea Bagaglio – Medico del Lavoro EX funzionario ASL Varese