Ritorna la rubrica NBA Stars con Bill Russel
Bill Russel
William Felton Russel nasce a West Monroe, in Louisiana, il 12 febbraio 1934. I più giovani lo avranno notato spesso in tv mentre segue una partita di basket di cartello, con la sua inconfondibile barba bianca a seguito. Se ancora non avete presente chi sia, beh è quello che ha premiato LeBron James come miglior giocatore delle finali NBA (il premio si chiama proprio Bill Russel NBA Finals Most Valuable Player Award). Mettiamo subito i puntini sulle I: questo signore è l'unico nella storia del basket ad aver vinto per 11 volte il campionato NBA (8 volte di fila tanto per gradire) dopo "sole" 13 stagioni in NBA (fino al 1969), aggiungendo al palmares anche 2 titoli NCAA, 1 oro olimpico, 5 titoli di miglior giocatore del campionato. Sia a causa di episodi di razzismo sia per la mancanza di lavoro la famiglia di Bill si trasferisce ad Oakland (California) all'inizio degli anni '40. La mamma però morì quando lui aveva appena 12 anni e questo fece in modo di rafforzare ancor di più il rapporto tra lui e suo padre. Bill in gioventù eccelleva in varie discipline sportive ma il caso volle che il primo importante incontro a livello cestistico per Russel fu quello con il coach George Powles alla McClymonds High School, il quale gli insegnò le basi del gioco e in più lo trattava in modo gentile (Powles era un bianco). Più avanti, al College a San Francisco, fu coach Phil Woolpert ad esaltarne le qualità difensive e li Bill, insieme ai suoi compagni, dovette superare molti episodi di razzismo dai quali però ne uscì fortificato. Nel 1956 terminò la carriera al college con 20,7 punti di media a partita e 20,3 rimbalzi e dopo aver vinto le olimpiadi di Melbourne approdò in NBA ai Boston Celtics di coach Red Aurbach. Da qui in poi saranno solo successi fino al '66 tranne che nel '58 dove si fece male in gara 3 delle finali e non potè guidare la squadra alla vittoria del titolo. Gli anni '60 furono celebri per la rivalità tra lui e Chamberlain e la storia erediterà ai posteri che Chamberlain faceva molti più punti di Russel ma che Russel ne usciva sempre (o quasi) vincente. Già, quasi, perchè il 1966 fu l'anno del ritiro di Auerbach che preferì la scrivania alla panchina (dopo 9 titoli lo posso capire). Colpo di scena, Bill accettò la panchina nei panni di coach-giocatore (primo allenatore nero della storia della NBA) ma fatalità volle che l'anno successivo a vincere il titolo fu proprio il suo rivale storico Wilt Chamberlain. Il 1968 e il 1969 videro ancora Bill trionfare con i suoi Celtics nei panni di coach-giocatore per poi ritirarsi alla fine della stagione. Negli anni successivi avrà esperienze da allenatore in NBA con risultati diciamo così "alterni". Sono tanti gli argomenti di quegli anni di cui potremmo approfondire per ore: l'amicizia dei due rivali poi incrinata a causa di alcune incomprensioni, il rapporto burrascoso con i tifosi e con la gente di Boston, tre matrimoni, tre figli e una vita pubblica e privata controversa, ma queste sono altre storie... ps: e poi in fondo col passare degli anni si dimentica tutto...
David Bercigli
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