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Roba da gatti: Suster's cat(s)

Da Suster

(Anche da noi, va più o meno così)
Roba da gatti è in leggero ritardo questa settimana, e mi scuso con chi aveva già postato il suo contributo.
Connessione ballerina, feste del nido e incombenze burocratiche accumulatesi da sbrigare mi hanno impedito di essere puntuale come avrei voluto.
Non è nemmeno il post che avevo in mente, ma con quello ci ho combattuto talmente tanto, tra caricamento di foto e sessioni scadute, che per il momento mi è passata la voglia di terminarlo.
Stremata infine da giornata piena e pesantina, mi riproponevo di mettervi mano ieri sera, a pupa allettata, ma, come spesso suole accadere, la mamma è crollata insieme alla pupa, di un sonno piombigno da cui è riemersa solo intorno all'una, troppo tardi per mettermi a fare qualsiasi cosa, ma con il sonno ormai in parte sfumato, mi accingo ad una lunga sessione di lettura serale, con i gatti acciambellati chi ad altezza piedi, chi ad altezza ginocchia, che mi costringevano ad assumere sul giaciglio stravaganti posizioni da gioco Twister (ve lo ricordate? Mano sinistra sul giallo, piede destro sul verde...).
Eccomi lì, con il mio bel mattone da 700 pagine appoggiato sul petto, tutta storta sotto la coltre multistrato di piumini e plaid di lana, quando ecco: un tocco leggero, gentile, un passo felpato ed elegante, sento salirmi lungo il corpo, sfiorando appena le mie stanche membra per poi appollaiarmisi ad altezza sterno, in posa come il leone di pietra di una balaustra gotica, fiero guardiano dei miei sonni, sporge affettuoso il nobile muso da sotto le pagine del mio libro e ci contempliamo amorosamente per lunghi amabili istanti di trasporto passionale.
- Zorro! Bello gattone mio! Quanto sei bello, bello gattone mio! Grazie che mi vieni a dare la buona notte!
- Buttalo via quel gatto di merda: se ti rimane sullo stomaco ti fa fare gli incubi.
- Guarda che lui è intelligente: è venuto solo a salutarmi. Mica come quello lì... Ecco, lo vedi, ora si va a rimettere tra le gambe, dove era prima. E' solo affettuoso e tu sei invidioso.
E riprendo la lettura notturna del mio librone, aggiustandomi un poco la postura per consentire a Zorro di inserirsi comodamente nella cavità tra le mie gambe.
Quand'ecco... sgraziati passi pesanti sento affondarmi nella carne delle mie parti molli, un peso goffo di bestia concentrato in pochi centimetri quadrati di zampa, come degli spuntoni che ti affondano nel corpo, e infine un grosso muso peloso spuntare non richiesto da sotto il mio libro e con insistenza farsi strada a colpi di naso, riuscirsi a infiltrare e a raggiungere la prossimità della mai faccia e finalmente alitarmi addosso un mefitico alito di bocconcini in gelatina al salmone.
- Puah! Panzumen! Ti levi dalle scatole! Ma chi ti ha chiamato? Te ne vai dal tuo beduino, piuttosto? Non è che devi fare per forza tutto quello che fa Zorro, se non possiedi la sua grazia e la sua delicatezza...
- Brava, sei proprio ingiusta!
- Ho capito, ma che bisogno c'è di alitarmi in faccia? Che schifo! Vorrei vedere te!
Panzumen intanto si è spostato sul cuscino e inizia a zampettare intorno alla mia testa, tirandomi ciocche di capelli e capelli singoli, mentre con gli artigli affonda nel morbido del guanciale cotonando  a più non posso la mia già ricciutissima chioma.
-Ti levi dalle scatole, gatto molesto? Mi fai male! E poi pesi un quintale, sei enorme, ti sposti dal mio cuscino please?
Tutto questo trambusto, per quanto sussurrato, ha turbato i sonni della piccola, che inizia a mugolare dal lettino, dicendo cose incomprensibili tipo "Tetétte! Tetétte! Mamma tetétte!"
Mi alzo allora rapida come un giaguaro, sgattaiolo fuori dalle calde coltri e soccorro la pupa brandendo il ciuccio, qualche carezzina, paroline dolci, e dormi amore io bello, su, dormi, va tutto bene.
Faccio poi per tornare al mio posto quand'ecco... un enorme felino è stravaccato nella conca formata dal  mio corpo sul materasso, giace soddisfatto laddove pochi secondi fa giacevo io, approfittando vile del mio residuo calore corporeo.
- Panzumen, hai capito proprio male! Levati! Guarda lì come sei grasso, sembri l'Oboesus!
- Ma boverino! Lo tratti sembre male! E' la natura che lo fa ingrassare d'inverno!
- Guarda che l'Oboesus è una scultura: un'opera d'arte etrusca, quindi, se mai, è un complimento!
- Allora perchè non lo dici a Zorro?
- Zorro, tu... sembri... l'Apollo del Belvedere!
Questione di correnti artistiche, non certo di favoritismi!
Roba da gatti, la rubrica (ritardataria) del martedì (ma anche del mercoledì, del giovedì, del venerdì...)
Chi vuole contribuire, mi comunichi pure il suo link.
Questa settimana Roba da gatti di:

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