articolo precedenteNella breaking news parlavamo di un ritrovamento in questa stranissima e sconosciutissima clinica adibita a casa per chi deve scontare gli arresti domiciliari (argomento su cui ritorneremo).
Una pistola 7,65, dello stesso calibro che hanno usato per uccidere due notti fa a Torpignattara. Il detentore dell’arma è un pregiudicato che stava scontando la pena in questa clinica ma sembra, che dopo il guanto di paraffina e il riscontro balistico non ci sia attinenza con i fatti in questione. Sembra, perché le indagini sono nel massimo riserbo, per cui non è molto chiara la situazione anche dopo l’ufficialità.
Repubblica.it, in contemporanea con noi, aveva titolato la sua home page in modo inequivocabile per poi toglierla mezz’ora dopo.
L’Ansa a supporto di questa velina batteva alle 14.27 la stessa notizia del ritrovamento e mezz’ora dopo la smentita. Insomma, sembra che il cortocircuito mediatico sia stato di notevole portata.
E non solo per il ritrovamento. Anche il calibro è stato al centro di un vero e proprio mistero.
Chi leggeva oggi Repubblica, o ascoltava tg o gr, sentiva disquisire di pistole dal calibro diverso, chi una calibro 9, chi una 38 per poi arrivare alla verità della 7,65.
Dato rilevante per gli inquirenti, meno per i lettori o ascoltatori. Una criticità comunque positiva, che mette in evidenza come tutte le componenti mediatiche abbiano un focus particolare sul caso.
E non solo su questo ma sull’intero problema criminalità a Roma.
La caccia continua.




