Un ordigno di fabbricazione artigianale o più probabilmente un potente petardo è stato fatto esplodere la notte scorsa, a Roma, davanti alla porta dell’abitazione del giornalista di Televideo Rai, Nello Rega, autore del libro “Diversi e divisi” (la storia di una non facile convivenza tra cristiani e islamici). Lo scoppio dell’ordigno, avvenuto nella serata di sabato 7 gennaio, ha provocato danneggiamento alla porta ed ad alcuni oggetti all’interno della casa, dove il giornalista lucano si trovava. Oltre all’ordigno, è stata rinvenuta pure una lettera contenente ingiurie e minacce.
Effettivamente dopo la pubblicazione della sua opera, Rega è stato oggetto di minacce e di intimidazioni, ma dal settembre scorso, risulta anche indagato dalla Procura della Repubblica di Potenza, per simulazione di reato. Il fatto risale esattamente ad un anno fa.
La notte del 7 gennaio, il giornalista denunciò che qualcuno, nelle vicinanze di Potenza, gli aveva sparato un colpo di arma da fuoco mentre era in viaggio con la proprio auto, fortunatamente senza colpirlo ma danneggiando comunque l’autovettura. E’ per questa vicenda che Nello Rega risulta indagato.
Su questo evento delittuoso, stanno indagando, con massimo scrupolo, i Carabinieri. Il giornalista lucano ha rilasciato le prime dichiarazioni all’Ansa, affermando che l’attentato di questa notte è un segnale gravissimo, che è restato solo ad affrontare un qualcosa più grande e forte di lui, e confessa inoltre di sentirsi solo ed abbandonato da uno Stato che avrebbe il dovere di difendere e proteggere i suoi cittadini.
Ad onor del vero, dal 31 ottobre 2011, al giornalista è stata anche revocata la protezione che gli era stata affidata proprio dopo lo sparo contro di lui, da quel momento in poi,ha ricevuto nuove ed altre minacce e diverse telefonate mute.
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