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Roma: organizzavano fallimenti pilotati. Si aprono le porte del carcere per cinque imprenditori

Creato il 11 maggio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Roma: organizzavano fallimenti pilotati. Si aprono le porte del carcere per cinque imprenditoriFinanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica della Capitale, hanno eseguito un'operazione che ha portato all'arresto di cinque imprenditori, e al sequestro di aziende e beni immobili. 
Le indagini hanno fatto emergere l'esistenza di un'articolata compagine di soggetti dedita a portare al fallimento numerose società, sottraendone i capitali destinati al pagamento delle imposte, quantificabili in circa 100 milioni di euro. 
Sono quattro componenti della famiglia svizzera Balzarini (ma residenti in Italia) titolari di una catena di società facenti capo alla 'Imco spà, e un loro amministratore per i quali il giudice dell'indagine preliminare Barbara Callari ha emesso gli ordini di custodia cautelare. 
La società che a livello internazionale lavorava nel settore della produzione di pentole e similari era la capofila di una decina di società tutte finite sotto sequestro. 
Per il capostipite del gruppo Antonio Balzarini e l'amministratore Giovanni Rolandi a causa delle loro età il giudice ha disposto gli arresti domiciliari mentre in carcere per decisione dello stesso giudice sono finiti i fratelli Jaqueline Franca, Robert e John Balzarini. Quest'ultimo risulta essere stato compagno dell'imprenditrice austriaca Fiona Swaroski e candidato dell'Udc. 
Roma: organizzavano fallimenti pilotati. Si aprono le porte del carcere per cinque imprenditoriBancarotta fraudolenta, bancarotta documentale (per il solo Rolandi) e sottrazione fraudolenta al pagamento complessivo di 100 milioni di euro al fisco (70 dei quali già al ruolo) sono i reati ipotizzati nell'ordinanza di custodia cautelare. L'indagine, diretta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Rocco Fava è stata svolta con la collaborazione della compagnia di Velletri e del gruppo di Frascati della Guardia di finanza. 
Sotto sequestro sono finite dieci società appartenenti al gruppo e 30 immobili sparsi in tutto il territorio nazionale per un valore di 40 milioni di euro. Delle società sotto sequestro i fratelli Balzarini risultano amministratori. 
Le indagini hanno preso spunto a cominciare dal 2002 quando ci fu il trasferimento da Milano ai Castelli Romani della società 'Nathesy srl'. In particolare la sede fu trasferita da un imponente centro di affari ad un piccolo garage nel comune di Nemi. 
Da qui cominciò la procedura fallimentare. Delle persone colpite da ordine di custodia cautelare John Balzarini è risultato irreperibile alla Guardia di finanza che ha notificato i provvedimenti nelle province di Milano, Verona e pavia. 
Dall'inchiesta è emerso che le persone coinvolte nell'indagine avevano costruito negli anni un sistema fatto di nuove società, prestanome e movimenti di beni immobili e capitali. 
Secondo gli investigatori si è trattato di una struttura ben articolata finalizzata allo svuotamento e al successivo fallimento di società ormai gravate per ingenti debiti per omesso pagamento delle imposte e di contributi previdenziali.

Etichette:

Guardia di Finanza, Roma, Balzarini, John Balzarini, Udc, Fiona Swarosky, Imco Spa, bancarotta fraudolenta, fallimento, Svizzera, Notte Criminale


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