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Roma: pestarono ragazzo dopo Roma-Inter. Chiesto processo per 9 poliziotti

Creato il 19 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Folletto
 Roma: pestarono ragazzo dopo Roma-Inter. Chiesto processo per 9 poliziottiE’ la notte del 5 maggio del 2010 e siamo al termine della finale di coppa Italia tra la Roma e l'Inter. Ma per Stefano Gugliotta, 26 anni, quella sarà una data indimenticabile. 
Lo hanno picchiato in nove, colpendolo con schiaffi, pugni e manganellate. Un pestaggio, dice la procura di Roma, in piena regola messo in atto da agenti del reparto Mobile della polizia. I nove poliziotti (Leonardo Mascia, Guido Faggiani, Andrea Serrao, Roberto Marinelli, Andrea Cramerotti, Fabrizio Cola, Leonardo Vinelli, Rossano Bagialemani, Michele Costanzo) sono tutti accusati di lesioni aggravate e su richiesta avanzata dal pm della Procura capitolina, Francesco Polino, rischiano di finire sotto processo. 
L'udienza davanti al gup è stata fissata per il prossimo 7 marzo. Ricostruendo i fatti, quella sera Gugliotta si trovava in compagnia di un amico, in viale Pinturicchio, pronto per andare con il proprio motorino alla festa del cugino. Ma il giovane, venne fermato dagli agenti per resistenza a pubblico ufficiale (e scarcerato dopo sette giorni). 
Eppure c'è un video girato con un telefono cellulare da un testimone che riprese la scena dell'aggressione. Stando al capo di imputazione del pubblico ministero i nove «agendo con abuso di potere e violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione» hanno causato a Gugliotta, difeso dall'avvocato Cesare Piratino, «lesioni gravi» alla mandibola e «gravissime per lo sfregio permanente al viso».
 Tra le altre cose, nel provvedimento del pubblico ministero si legge che gli agenti in servizio di ordine pubblico per la partita dell'Olimpico si trovavano «in una zona non interessata agli scontri e senza che ricorressero esigenze di tutela dell'ordine pubblico o di contrasto di particolare resistenza», intimavano l'alt al ciclomotore guidato dal giovane romano. Il primo a colpire Gugliotta al volto con «schiaffi, manate e manganellate» sarebbe stato Leonardo Mascia. 
Poi a colpire il giovane «con calci, pugni e manganellate una delle quali particolarmente violenta alla testa che gli faceva perdere i sensi» sono stati gli altri 8 intervenuti per sostenere il collega per un 9 contro 1. 
Nel capo di imputazione il pm prosegue affermando che l'azione violenta proseguiva davanti ad un blindato con altri pugni che determinavano la perdita di un dente al giovane e poi successivamente all'interno del mezzo dove «Gugliotta veniva fatto sdraiare a terra immobilizzato con un ginocchio e una mano pressata sul collo». 
Trauma alla mandibola, varie ferite al volto, alle braccia, alle cosce e la ferita morale saranno i segni indelebili del pestaggio

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