L’umanità ha raggiunto con successo per la prima volta una cometa. Certo, con un robot, Philae, ma l’impresa non è certo da meno. In questa giornata epocale si è portato a compimento un viaggio durato dieci anni. Philae infatti era stata lanciata il 2 marzo 2004, missione Rosetta, e aveva orbitato un anno intero attorno alla Terra, per poi separarsi dalla sua orbita e, lanciata dalle forze gravitazionali del pianeta, usare come “elastico” prima Marte, poi di nuovo la Terra e infine, velocissima, restare nel cosmo fino all’Agosto di quest’anno, quando ha raggiunto la cometa. Oggi è finalmente atterrato il suo robot, pare con successo, avendo agganciato la cometa con tutti e quattro i suoi “arpioni”.
L’evento, trasmesso in streaming, è stata una vittoria per l’Agenzia Spaziale Europea, che ha comunicato in diretta il successo – e via twitter – dalla sala di controllo a Darmstadt, in Germania.
L’obiettivo ora è quello di analizzare la cometa per capire di più sulla formazione, l’origine e la natura di questi corpi celesti. A quanto pare, il rover ha raggiunto la superficie e si è inabissato di quattro centimetri: un imprevisto, che ha fatto immediatamente intuire che il terreno della cometa fosse più morbido di quanto immediatamente si pensasse.
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