Con l'Abbecedario culinario mondiale stiamo ancora scoprendo le tradizioni della cucina in India.
Se siete un viaggiatore curioso e volete visitare il più grande ristorante indiano basta aggirarsi tra le strade delle metropoli, ma anche nei villaggi più sperduti, per imbattervi in una marea di piccoli negozi o carrettini o angoli di marciapiedi dove i venditori di street food preparano al momento le loro specialità. Come si trova davanti dei turisti ognuno di loro sfoggia le proprie abilità manuali trasformando la preparazione dei piatti in un piccolo show di cui gli avventori diventano sbalorditi spettatori. Certo quasi tutti non rispettano le più elementari norme igieniche, cosa che da noi farebbe rabbrividire: cucinare accovacciati in terra a piedi nudi, fogli di giornale che servono per far scolare le fritture, cibi da cuocere e cibi già cotti che restano scoperti alla mercè di mosche, polvere e smog, acqua con cui vengono lavate le verdure e preparati i piatti di cui non si conosce la provenienza.Se gli indiani possono tranquillamente gustare questi piatti, per noi che non abbiamo l'organismo abituato a questa mancanza di misure igieniche avvicinarci allo street food vuol dire correre dei rischi.Anche seguendo il principio, che vale anche in Italia, secondo cui dove ci sono più clienti il cibo è migliore e mangiare secondo gli orari dei pasti degli indiani per essere sicuri di mangiare piatti appena preparati non ci mette certo al riparo da eventuali rischi.
Il bnanewala che con una pressa a motore estrae dalle canne da zucchero il succo dissetante, il chaiwala che prepara e vende tè bollito con latte, zucchero ed una profumatissima miscela di spezie, ogni venditore cercherà di attirare la vostra attenzione e se anche non avrete il coraggio di assaggiare una delle loro preparazioni vi rimarrà nella memoria come gli irresistibili profumi ed i colori delle spezie che usano in abbondanza.Venditore di chai masala nelle vie di Calcutta (foto da wikipedia di Arne Hückelheim)
Uno dei cibi di strada indiani più amati sono i samosa, dei fagottini fritti dorati e croccanti ripieni di verdure o di carne particolarmente speziate.Questa volta ho voluto provare i samosa alle verdure, ma prima di passare alla ricetta voglio mostrarvi ancora qualche immagine dei posti stupendi che ho visitato tanto tanto tempo fa!!
ANCORA QUALCHE IMMAGINE DEI LUOGHI VISITATI NEL MIO VIAGGIO IN INDIA!!Mahabalipuram
Complesso monumentale dei Pancha Tathas a Mahabalipuram ( Costa di Coromandel nella baia del Bengala) dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. Sono 5 monumenti monolitici ricavati ciascuno da un blocco di granito (foto wikipedia di Ssriram mt).
Thiruvananthapuram (Trivandrum) capitale del KeralaTempio Sri Padmanabhaswamy (foto da wikipedia di Rainer Haessner)
Donne del Kerala che lavorano la fibra di cocco (foto da wikipedia di Karsten)
Mumbai (Bombay) ed Isola di Elephanta
Vedute di Mumbai tra cui the Gate of India (foto da wikipedia di Jovianeye)
Ingresso delle Grotte dell'isola di Elephanta (foto da wikipedia di Vaikoovery)
Alcune delle sculture nell'interno delle Grotte di Elephanta (foto da wikipedia di Ricardo Martins)
E dopo aver rivisto alcuni dei luoghi stupendi che visitai veniamo alla ricetta dei samosa alle verdure.Per la pasta:
- 170 gr di farina
- 4 cucchiai d'olio evo
- 1 dl scarso di acqua
- un pizzico di sale
- 3 patate di media grandezza
- 100 gr di piselli (anche surgelati)
- 1 zucchina media
- 1 carota
- 1 cipolla media
- 1 spicchio d'aglio
- 1 cucchiaio di semi di coriandolo in polvere
- 1 cucchiaino di garam masala (mix di spezie con coriandolo ed il 10% del suo peso per ciascuna delle seguenti spezie: cannella, chiodi di garofano, cardamomo verde, cumino e noce moscata)
- un pizzico di peperoncino rosso
- 2 cucchiai di succo di limone (io ho usato la scorza grattugiata)
Lavoriamo fino ad ottenere un composto liscio e compatto che avvolgiamo nella pellicola e facciamo riposare in frigorifero almeno 1 ora.
Mentre la pasta riposa cominciamo a preparare il ripieno.Tagliamo a cubetti le patate, la carota e la zucchina e facciamo scottare in acqua bollente salata insieme ai piselli.
In una padella con poco olio evo facciamo diventare trasparente la cipolla affettata sottilmente e l'aglio ridotto in crema, vi aggiungiamo tutte le verdure scottate, le spezie, saliamo e facciamo insaporire con il succo di limone. Facciamo quindi freddare il tutto.
Riprendiamo l'impasto e lo lavoriamo per 1 minuto sul piano di lavoro.
Ne ricaviamo 12 palline che passiamo nella farina ed una per una la stendiamo molto sottile con il mattarello.
Vi poniamo nel centro 1 cucchiaio di verdure, chiudiamo a mezza luna sigillando bene il bordo che poi piegheremo chiudendolo con dei pizzichi.
E' una chiusura che ho visto su un video indiano diversa dalle solite e che con abilità fanno chiudendo contemporaneamente con la mano sinistra il lato sinistro e con la mano destra il lato destro della mezza luna.
Facciamo friggere in olio caldo fino a che non sono gonfi e dorati, facciamo scolare su carta assorbente e serviamo accompagnati da chatni o dipping sauce a base di yogurt.
Sono deliziosi, leggeri e croccanti, la quantità di spezie potrete deciderla secondo i vostri gusti e secondo la vostra capacità di sopportare il piccante.
Anche questa ricetta va a far parte delle altre raccolte da Cinzia di "Cindystarblog.blogspot.it".