È finita. Anche quest’anno ci lasciamo alle spalle una sequela di look improbabili e canzoni a volte non troppo orecchiabili. Il Festival di Sanremo però, si sa, accomuna tutti nel sacro rito nazional-popolare del ritrovarsi almeno per un’ora davanti al televisore. E sparlare.
Non siamo di certo qui per giudicare le canzoni, lungi da noi, quanto piuttosto per fare chiarezza su alcuni misteri della moda che hanno calcato il tanto ambito palcoscenico. Quattro serate, altrettante donne diverse tra loro, una carrellata di look da tenere o buttare giù dalla torre.
Iniziamo con la meno ferrata in materia: Noemi. Tre proposte look non proprio impeccabili per lei, firmate Gattinoni Couture. Più che couture, sarebbe il caso di dire Co-Torture per i nostri poveri occhi. Dal giallo bon ton in tema col titolo della sua “Bagnati dal sole”, alle geometrie anni Novanta, passando per le applicazioni metalliche, le prime tre serate per la cantante romana sono una vera e propria ecatombe. VOTO: 3.
Di Giusy vogliamo analizzare solo due look, oltre a quello della finale che vi proporremo più avanti. In Just Cavalli, diciamo che proprio non fa centro, specie col tubino manica lunga color acqua marina: troppo corto, troppo glitter, troppo alte le zeppe, troppo aggressive la capigliatura. Insomma, “Ti porto a cena con me” va bene Giusy, ma prima cambiati, ché forse è meglio. VOTO: 5.
Riscatta l’intera baracca la scelta di Arisa, vincitrice del festival, in Jil Sander. Misurata, impeccabile anche nel beauty, la cantante potentina sceglie di tenere fede al titolo della sua canzone: “Controvento”, infatti, anche l’acconciatura. Glitter e trasparenze per tre proposte look. Peccato che l’ultima sera sia scivolata sulla banalità di un tubino mortificante. Ma questa è un’altra storia. VOTO: 8.
Menzione speciale per Luciana Littizzetto in Gucci: una serie di outfit adatti alla corporatura minuta della conduttrice, ma con la giusta dose di ironia. Una bella boccata d’aria fresca. VOTO: 9.
Concludiamo con la serata finale. I look da gran sera. La situazione si ribalta, e, toh!, la meglio vestita è Giusy, con conseguente scompenso da parte di chi vi scrive.
Arisa sceglie la banalità del più classici dei tubini con tanto di tasche marsupiali: non convince. VOTO: 5.
Men che meno Noemi, col tappeto persiano posticcio. E mi fermerei qui. VOTO: 3.
Dicevamo, Giusy. Per l’ultima sera finalmente un outfit azzeccato che esalta la corporatura il fisico minuto dell’interprete e soprattutto nasconde le zeppe vertiginose da cui, pare, ormai non possa più fare a meno. VOTO: 7.
Premio della critica alla coppia Frankie-Mannoia. E non per merito del rapper, ma solo ed esclusivamente grazie alla divina Fiorella. Impeccabile.
Attendiamo con ansia l’edizione numero sessantacinque. Perché Sanremo è Sanremo.
Andrea Pesaola
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