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Scandalo finanziario, Deutsche Bank nei guai per manipolazione cambi

Da Mrinvest

La banca tedesca si accinge ad affrontare un’altra battaglia giudiziaria per uno scandalo finanziario ben più grande di quelli di Libor ed Euribor.

Scandalo finanziario, Deutsche Bank nei guai per manipolazione cambiDeutsche Bank è indagata dalle autorità tedesche per uno scandalo finanziario riguardante una presunta manipolazione dei tassi valutari. Lo ha annunciato ieri la stessa banca prima che iniziassero le contrattazioni di Borsa (il titolo ha poi registrato in chiusura un -5,10% a 37,25).
L’istituto ha chiuso l’ultimo trimestre del 2013 in profondo rosso, con un passivo di ben 1,15 miliardi di euro, quando le attese erano per un utile di 628 milioni. A gravare sui conti dell’ultimo periodo dell’anno sono

stati i costi sostenuti per questioni legali (528 milioni), che portano a 2,5 miliardi di euro la somma sborsata dalla banca nel 2013 per questioni giudiziarie.

L’americana Federal Housing Finance Agency le aveva, infatti, comminato una multa di 1,9 miliardi di euro per lo scandalo finanziario relativo alla manipolazione dell’Euribor, il tasso di interesse interbancario che funge da base per il calcolo di altri tassi, come quelli applicati dalle banche sui mutui.

Ma lo scandalo finanziario sulla presunta manipolazione dei cambi si configura come molto più grave, perché riguarda un mercato quotidiano di 5 mila miliardi di dollari e di cui Deutsche Bank è uno dei più importanti trader al mondo.

In sostanza, come aveva riportato la stampa tedesca nelle scorse settimane, alcuni Istituti si sarebbero accordati in passato per fissare ad un determinato rapporto il tasso di cambio tra due o più valute ad una certa ora esatta della seduta giornaliera, in modo da potere lucrare, avendo conoscenza dei valori. Il tutto a discapito degli ignari clienti che operano con l’estero o che investono nelle valute.

Alcuni trader a livello mondiale sono stati già sospesi da parte dei loro rispettivi Istituti (Ubs, Rbs, Jp Morgan, Barclays, Hsbc, Citigroup) perché sospettati di avere effettuato operazioni illegali. Si è appreso che la comunicazione tra di loro avveniva attraverso una chat room, tanto che l’indagine è nota con il nome “The Cartel”.

Malgrado non sia stato un vero fulmine a ciel sereno, visti i fari accesi sul caso da parte delle autorità americane, è indubbio che l’ennesimo scandalo finanziario stia facendo scalpore in queste ore, dopo che l’indagine è partita anche da parte del BaFin, l’autorità di vigilanza del mercato tedesco.


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