Faccio subito una premessa: il mio cuore batte forte per la Grecia sin dai tempi del liceo e quando parlo - o sento parlare - della mia amata patria ellenica mi illumino di immenso. Ma, malgrado questa mia dichiarata "parzialità" dubito che qualcuno possa confutare le mie tesi sulla bellezza di Scarpanto, o come è chiamata in greco Karpathos. Perché Scarpanto è tanto bella da catturare il cuore e togliere il fiato. È un paradiso terrestre in cui la natura esalta al massimo i suoi colori.
Facilmente raggiungibile grazie al suo aeroporto internazionale, Scarpanto, un'isola situata tra Rodi e Creta nell'arcipelago del Dodecaneso, corre però il rischio di perdere il suo fascino "selvaggio" e di trasformarsi in una facile preda del turismo di massa. Per questo consiglio di andarci al più presto, prima che le sue spiagge e i suoi villaggi vengano prese d'assalto da turisti vocianti e poco educati.
La gente, come in tutta la Grecia, è semplice e cordiale. In passato gli abitanti dell'isola non ebbero mai vita facile, perché sempre esposti alle incursioni dei pirati. Per scappare dalle loro angherie si rifugiavano sulle montagne e ancora oggi è possibile visitare paesini arroccati ad alta quota che assomigliano a dei presepi viventi dove la popolazione conserva tradizioni antiche.
La località più conosciuta è Olimpo ( Olympos), nella parte settentrionale dell'isola, a più di settecento metri di altitudine. Qui le donne indossano ancora abiti ricamati di foggia antica e si coprono il capo con un foulard nero. La strada per raggiungere Olimpo non è molto agevole - in alcuni tratti manca il guard rail ed è soggetta alla caduta di massi - ma il disagio verrà ampiamente ripagato da questo mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Non è raro incontrare massaie che portano a casa il pane cotto nei forni comuni o che preparano sulla soglia della loro abitazione la pasta per i makarounes - una specie di gnocchetti - o i gustosissimi fiori di zucca. Il giorno più intenso è quello di Ferragosto, quando si festeggia la Vergine Assunta, la Panaghia. Nella piazza della chiesa in cima al paese è festa grande con musica e danze e la benedizione del pane.
Ma Karpathos è soprattutto mare. Un mare che sembra una tela, opera di un immaginario pittore che si è divertito a giocare col suo pennello per sfumare il blu notte fino a farlo diventare azzurro turchese, verde smeraldo o bianco cristallo. Un bianco tanto trasparente da vedere perfettamente il fondale.
Per gli amanti della vita balneare c'è solo l'imbarazzo della scelta. Azzardo solo qualche nome. C'è la lunga spiaggia di Pigadia, forse la meno attraente dell'isola, ma che ha il vantaggio di essere vicina al capoluogo, o la baia di Amoopi, meta principale delle famiglie. E poi ci sono le spiagge da cartolina: Achata, Apella, Diakoftis e Kyra Panaghia, quest'ultima dominata da una chiesetta dalla cupola rossa dal cui sagrato si gode un panorama mozzafiato. E non mancano le spiagge dove il meltemi - il vento secco dell'Egeo - soffia più forte per la gioia degli appassionati del windsurf e del kitesurf. Alcune spiagge non sono attrezzate e bisogna applicare l'arte dell'arrangiarsi. Altre sono dotate di lettini e ombrelloni con costi irrisori rispetto a quelli a cui siamo abituati in Italia.
Se amate la vita mondana Scarpanto non fa per voi. Prenotate una vacanza a Mykonos o a Ios dove la movida è all'ordine del giorno, pardon della notte. Scarpanto è un luogo tranquillo, molto adatto alle famiglie, dove si va a letto presto dopo una giornata intensa trascorsa al mare o su e giù per le strade a tornanti dell'isola. Il centro più vivace è il capoluogo Pigadia dove è bello passeggiare dando un'occhiata ai graziosi negozietti o gustando qualche specialità locale nelle numerose taverne vicine al porto.
Foto di copertina: Scarpanto, di almekri01
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