Dalla rete ci arriva una lettera di un cittadino che ha assistito allo scempio ambientale, l’ennesivo, sulle rive del torrente Terzolle a Firenze.
I lavori si riferiscono alla “messa in sicurezza” dell’alveo del torrente in vista dei lavori per il sottoattraversamento e stazione TAV
Ci domandiamo chi deve controllare tra Provincia (inutile) di Firenze e Comune (indaffaratonellePrimarie) di Firenze ?
Il “Consorzio di Bonifica Area Fiorentina” – “intercettando” nel giro di e-mail la denuncia del cittadino – ha prontamente risposto, come si legge nel link che lasciamo in fondo pagina, ma come cittadini non ne rimaniamo soddisfatti considerando i vari episodi.
Vi invio le immagini relative all’ennesimo scempio ambientale operato in nome di una presunta messa in sicurezza.
Il 7 novembre, ho assistito alla devastazione dell’alveo e degli argini del torrente Terzolle, operata da un enorme cingolato, che lavorava direttamente nel letto del fiume.
Questo tipo di lavori, come mostrato nelle foto allegate, ha fondamentalmente 3 effetti:
1. danneggiamento degli argini in pietra con il braccio meccanico e creazione con i cingoli di buche e dighe di fango nel letto del torrente;
2. distruzione dell’habitat naturale di piante ed animali, che con la loro presenza rendono vivo il fiume, che invece adesso assomiglia a una fogna a cielo aperto;
3. assoluta inutilità dell’intervento visto che sono state tagliate (ma non rimosse) canne e erbacee di piccole dimensioni assolutamente non in grado di creare ostacoli al deflusso delle acque. Il materiale così trinciato viene invece trascinato via ad ogni pioggia contribuendo ad interrare le zone canalizzate a valle.
L’ultimo intervento, operato in maggio/giugno, ebbe l’effetto di macinare nidi e nidiacei, azzittì completamente rane e raganelle, il canneto ricrebbe in 2 settimane.
Questa volta il taglio totale del canneto è coinciso con l’arrivo dei primi geli, per meglio sterminare l’avifauna residua.
Pur facendo notare che, come al solito, i veri rifiuti (reti da letto, plastiche, etc.) non sono stati rimossi, faccio presente che esiste un’abbondante legislazione in materia di protezione dell’ambiente, qui assolutamente disattesa.
I riferimenti
normativi sono questi:
– delibera del consiglio regionale della
toscana N°155 del 20/05/2007 “Direttive concernenti criteri progettuali per l’attuazione degli interventi di competenza regionale in materia di difesa del suolo nel territorio della Toscana”
- Legge Regione Toscana
n° 56 del 2000 “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica”
-“disciplinare attuativo per interventi di taglio della vegetazione riparia in corsi d’acqua e canali” della Provincia di Firenze (Atto. Dir. n. 1898 del 12/05/08)
- Linee guida per la salvaguardia dell’ittiofauna nell’esecuzione dei lavori in alveo (modalità applicative (articolo 14 della LR7/2005)
Vorrei anche ricordare che un anno fa lo stesso tipo di intervento operato nel torrente Mugnone è stato sospeso a causa di una giusta protesta da parte di un comitato civico.
Concludo chiedendo se possibile, e a chi di dovere, spiegazioni in merito a tutto questo, sottolineando che il denunciare comportamenti che danneggiano la società in cui viviamo è un preciso dovere di ogni cittadino.
Saluti
Andrea
perito agrario
Si ripete ancora una volta l’ennesimo scempio ambientale in città distruggendo e cementificando l’alveo del torrente, annullando l’avifauna ed allontanando i cittadini dalla “possibilità di vivere la città”
Diamo comunque spazio alla risposta dell’ Ufficio stampa Consorzio di Bonifica Area Fiorentina attraverso un blog fiorentino:
http://www.gonews.it/articolo_162684_Conclusi-gli-sfalci-sul-torrente-Terzolle.html