…che poca voglia di andare a votare! Passi per Lottizia Moratti che negli onnipresenti cartelloni stile Berlusca ha una faccia che sembra fatta di pongo…
… neanche stirata, fin poco umana dato il tentativo di cancellare qualsiasi ruga, anche quelle di espressione, fino a cancellare l’espressione. Che il centro destra berlusconiano abbia il vizio di ricorrere alle immagini assurdamente patinate, fino all’autogol, lo sapevamo già. Di certo l’uso di Photoshop in questo caso è risultato devastante: la Moratti di suo ha un sorriso un po’ alla Stanlio, che non aiuta, e di solito sorridendo scopre anche una generosa porzione della gengiva superiore. Qui gliela hanno accuratamente rincalzata e nascosta, sopprimendo qualsiasi idea di ruga intorno alla bocca, con l’effetto che più che sorridere sembra che ringhi, snudando lunghissime zanne quasi vampiresche. In più Lottizia ci mette del suo con i soggetti: notate con che poca naturalezza tiene (in punta di dita, mica impugna) la ramazza del soggetto che la ritrae come improbabile operatrice ecologica con gilet fosforescente sopra il tailleurino con jabot (tenuta comunissima per le spazzine milanesi, è chiaro). Gli altri cinque soggetti sono altrettanto orribili se non peggio: ritratta in mezzo ai bambini nell’affermazione che lei ha a cuore la famiglia, con le unghie laccate di scuro, ha più che altro un’aria famelica, da Crudelia De Mon in mezzo a un branco di cuccioli di Dalmata. Il soggetto “una Milano dove è più facile muoversi”, presente in tutte le fermate dell’autobus che non passa mai, la vede assurdamente felice (“non è che ride alle nostre spalle?”, pensa il pendolare stressato) mentre calza un elemetto di sicurezza. Cioè, ci vuole un po’ per capire che sull’elmetto c’è scritto “Metrò linea 5“, esattamente quello che tutti i milanesi che stanno fra San Siro e Niguarda maledicono tutte le mattine causa infiniti cantieri. E lei lì, eterea fino alla stucchevolezza, con l’aria non di una normale signora nella sua sessantina, ma di un manichino ultralisciato.
Insomma, il centro sinistra dovrebbe avere vita facile nello smontare una campagna così irritante. O no? NO.
![Se la campagna elettorale si fa col Photo shop… Giuliano Pisapia sindaco per Milano Home Page](http://m2.paperblog.com/i/30/306945/se-la-campagna-elettorale-si-fa-col-photo-sho-L-zkpsGc.jpeg)
Va a finire che il più vecchio di tutti sui manifesti sembra Manfredi Palmeri,
Non ne faccio una questione di programmi, per carità. E’ solo una questione di immagine. Certo che a guardare i cartelloni, di andare a votare per le amministrative a Milano passa la voglia.