Dopo il primo compleanno dei figli, i genitori iniziano a prestare molta attenzione al loro sviluppo linguistico e comunicativo. Le prime parole danno grandissime emozioni e, se si fanno aspettare, nei genitori può nascere un po’ di ansia.
In effetti, nei primi tra anni di vita, è molto importante che i genitori e gli educatori non trascurino questi aspetti che saranno spesso indagati anche dai pediatri al momento delle visite.
I disturbi di linguaggio sono i disturbi neuropsichici più diffusi tra i bambini di età compresa tra i 2 e 6 anni. La definizione di “ritardo o disturbo del linguaggio” a questa età è una definzione usata per descrivere delle situazioni molto diverse tra loro: infatti, i disturbi linguistici possono essere secondari, cioè manifestarsi in associazione con altre condizioni patologiche (deficit neuromotori, sensoriali, cognitivi e relazionali) o primari, da soli, i veri e propri “Disturbi specifici del linguaggio” (Fonte: Ospedale Bambino Gesù).
I bambini con un disturbo di linguaggio possono avere difficoltà anche nell’interazione con le insegnanti e i compagni all’asilo, per questo potrebbero trarre vantaggio da un ambiente preparato all’accoglienza e alla gestione delle sue difficoltà.
Nel processo di acquisizione ci sono differenze molto grandi tra i bambini e la valutazione deve essere fatta caso per caso, da personale specializzato. Se si sospetta un qualche problema con il linguaggio, è di fondamentale importanza che i genitori si rivolgano precocemente al pediatra e al logopedista.
Per restare in contatto con il blog, segui il gruppo su Facebook o iscriviti per e-mail, usando i pulsanti qui a destra.
Fonti per questo post:
Thal, J., Bates, E., Goodman, J., & Jahn-Samilo, J. (1997). Continuity of language abilities in late- and early-talking toddlers. In D. Thal & J. Reilly (Eds.), Special issue on Origins of Communication Disorders, Developmental Neuropsychology , 13(3), 239-273.
Photo Credits: Wikimedia (Tommy Wong)