Lui è “re” Giorgio, che ha commemorato Giorgio Bocca lodandone l’umanità e la coerenza nella scelta di campo per libertà e democrazia.
Coerenza? A suo tempo sottoscrisse le leggi razziali che ritenevano gli ebrei come razza inferiore… Poi saltò allegramente il fosso (ma non fu l’unico, lo fecero in molti, Dario Fo incluso), passando all’altra sponda. Negò l’esistenza delle Brigate Rosse ritrattando tutto solo quando l’esistenza dei fatti venne dimostrata. Osannò Craxy per poi disprezzarlo, e lo stesso fece con Bossi e la Lega nord. Fu ferocemente antimeridionalista (possibile che re Giorgio non lo sappia?) definendo Napoli un cimiciaio e città “decomposta” da un migliaio di anni…
Anche alla fine osteggiò pesantemente il corregionale Pansa che denunciava le atrocità commesse dai partigiani, anche a guerra finita specie nel “triangolo rosso”.
Senza nulla togliere alle qualità di scrittore e cronista, tutto ebbe, tranne la coerenza e l’umanità.