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Se Umberto Tozzi canta, il fisco gliele suona. Condannato a 12 mesi

Creato il 16 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Se Umberto Tozzi canta, il fisco gliele suona. Condannato a 12 mesiL’evasione fiscale ammonta ad oltre ottocentomila euro e per il cantautore torinese si sintetizza con una condanna a 12 mesi. Umberto Tozzi pare infatti che abbia omesso di aggiornare dettagliatamente gli “spartiti” del fisco per 4 anni non presentando la dichiarazione dei redditi.
Evadendo le imposte Irpef e sull'Iva ha causato un notevole danno all'erario e per questo, il Tribunale penale di Roma, ha emesso sentenza nei confronti del cantautore torinese.
Il cantautore per non versare al Fisco nel 2002 oltre 340mila euro, nel 2003 più di 240mila euro, nel 2004 circa 130mila euro e nel 2005 90mila euro pare avrebbe trasferito la residenza fuori dall'Italia, a Montecarlo e in Lussemburgo. Eppure, come scrive repubblica.it, il business di Tozzi gira in Italia visto il numero di concerti registrati (32 nel 2001, 50 nel 2002, 49 nel 2003 e 38 nel 2004) ed il successo ottenuto.
“Si può dare di più”?: contributi versati all'Enpals, l'ente di previdenza per i lavoratori dello spettacolo, contratti stipulati con diverse compagnie assicurative italiane(da cui l'artista avrebbe ottenuto anche rimborsi di spese mediche), affidamento della gestione artistica e della distribuzione delle sue opere, fino al 2006, al manager italiano Sergio De Angelis.
Ed ancora contratti stretti con la Warner Capel Music Italiana, tra il 2002 e il 2005, per la cessione dei diritti di opere musicali, oppure le partecipazioni del cantautore in due società con sede in Italia, amministrate tra l'altro dalla moglie stessa, e la titolarità di diversi conti correnti presso istituti bancari nostrani.
Il suo sito internet inoltre sarebbe curato da soggetti italiani. Una serie di elementi che hanno convinto il giudice a condannare l'artista, che fin dai primi anni novanta al 2008 ha trasferito la propria residenza a Montecarlo, ad eccezione di un periodo di tre anni, dal 2001 al 2004, in Lussemburgo.
«E' un abbaglio grossissimo del giudice. Di certo faremo ricorso in Appello - ha detto il legale del cantante Giuseppe Lucibello - . Dal 2000 i figli del cantante si sono trasferiti definitivamente a Montecarlo, ci sono le iscrizione a scuola a confermarlo. Tozzi, da allora, è sempre stato in Italia quei 4050 giorni all'anno per motivi lavorativi, alloggiando sempre in albergo, con tanto di ricevute prodotte durante il processo. Abbiamo anche i biglietti aerei in partenza da Nizza. Solo nel 2003 o nel 2004 la casa discografica ha preso in affitto un immobile che usavano tutti gli artisti del gruppo nel periodo delle prove. La sua residenza è all'estero».
Eh già, adesso pare proprio che manchi “Gloria” nell’aria…

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Umberto Tozzi, evasione, fisco, irpef, iva, Nizza, Montecarlo, Italia, business, tribunale, Roma, sentenza, concerti, musica, case discografiche, case, proprietà, residenza, albergo


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