Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza Tamoil che ha condannato i vertici dell'azienda petrolifera per i gravi fatti di inquinamento ambientale a severe pene detentive oltre che ad un maxi risarcimento danni in favore del Comune di Cremona, esclusivamente grazie al coraggio e al senso civico del radicale Gino Ruggeri, cittadino cremonese, che a proprio rischio ma a vantaggio dell'intera comunità si costituì parte civile nel processo penale in surroga del Comune rimasto inerte, dalle cronache cittadine e da una dichiarazione dell'assessore Alessia Manfredini apprendiamo una sconcertante notizia. C'è il rischio che Tamoil, avendo trasformato la raffineria in deposito, non sia più costretta a effettuare la bonifica oggetto del famoso accordo tanto caro all'on. Pizzetti. Oltre al danno la beffa: per la stessa ragione giuridica, Tamoil avrebbe fatto ricorso al TAR per vedersi annullata la fideiussione rilasciata al Comune a garanzia della bonifica.
A questo punto mi rivolgo all'On. Pizzetti rammentando quanto SEL aveva sostenuto circa la necessità per il Comune di costituirsi parte civile nel processo penale, proprio a garanzia degli impegni assunti.
E' bene ricordare che in quell'occasione l' On. Pizzetti sostenne fortemente la linea dell'amministrazione di non costituirsi parte civile, rafforzando, quale rappresentante della maggior forza di opposizione di allora, la scelta scellerata della Giunta Perri.
Oggi, se tutto ciò dovesse verificarsi, Tamoil uscirebbe di scena senza aver bonificato nulla e senza dover pagare alcun indennizzo alla collettività cremonese.
Sinistra Ecologia Libertà è stata aspramente criticata dall'On. Pizzetti per la presenza dell'on. Bordo e del segretario provinciale Piazzoni alla manifestazione antifascista del 24 gennaio scorso, dimenticando però di prendere posizione su alcuni dirigenti locali del suo partito, pure presenti.
Come cittadino e come rappresentante di SEL a Cremona, ritengo oggi doveroso criticare la scelta dell'On. Pizzetti che a suo tempo avallò e sostenne la decisione della Giunta Perri di non costituirsi parte civile nel processo Tamoil, mettendo a repentaglio l'interesse della cittadinanza di fronte al rischio, oggi sempre più concreto, di un totale disimpegno di Tamoil per l'enorme danno arrecato all'ambiente e alla salute dei cremonesi.