Marcello Dell'Utri
Vittoria o sconfitta per l’Italia, la Giustizia, lo Stato, la Politica? Come nei migliori film in cui il protagonista accusato di aver commesso un reato, non finisce in prigione, il finale non è mai scontato, e quando si tratta di attribuire sanzioni le Autorità competenti aprono la stagione dei Saldi. Condanna e assoluzione. Prima 13 anni, poi 11, poi 9, fino a 7 anni. Continue riduzioni di pena, un processo infinito, ci sono voluti 5 giorni di camera di consiglio per i Giudici d’Appello della Corte di Palermo che, alla fine, hanno sentenziato: Condanna a sette anni di reclusione per il co-fondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, per concorso esterno in associazione mafiosa. Assolto invece per i reati successivi al 1992, perché “il fatto non sussiste”. Resta fuori quindi la eventuale trattativa tra Stato e Mafia durante il periodo delle stragi. Resta fuori tutto un puzzle ancora incompleto, un labirinto di cui ancora non si è trovata la via d’uscita. Accertati solo i più che noti rapporti di Marcello con la Mafia da Mangano a Riina, fino a Provenzano, in cambio di favori come il sostegno politico per il nuovo partito dal nome di un tifo da stadio. Si parla di riciclaggio di denaro proveniente dal traffico internazionale di droga, presso alcune delle sante aziende di Berlusconi, dalla Standa a Fininvest, in cambio di protezione. Il tutto ben coordinato dal senatore. Il Blog è libero, pronto e aperto ai vostri commenti.