(by Renato Negro)
Una perfetta superficie del ghiaccio è una condizione indispensabile per il gioco del curling. Se il ghiaccio ha delle imperfezioni è come giocare a biliardo con il panno strappato. Per questa importantissima ragione ogni curling club non può fare a meno di avere almeno una persona competente dedicata al ghiaccio. Trovare un professionista del ghiaccio già esperto può costare troppo per un club mentre piu’ di frequente l’incaricato è un volontario che si impegna e impara di anno in anno rendendosi anche disponibile a frequentare dei corsi per Ice Maker che la Federazione Mondiale, solitamente in estate, organizza. Il livello di competenza per questa figura è altissimo e vastissimo.
L’Ice Maker della struttura sportiva dedicata al curling deve conoscere il funzionamento dei compressori unitamente a tutto il sistema di raffreddamento che sia alimentato a clicole o a gas. Deve conoscere se la pista è raffreddata con serpentine posate sul cemento o se si tratta di una soletta refrigerante. Stessa competenza anche per l’impianto di deumidificazione , di condizionamento dell’aria e di depurazione dell’acqua.

La fase di preparazione della pista richiede alcuni giorni.Nelle prime ore di lavoro dovrà avere grande cura nell’allagare la pista con acqua calda a 60° ad un getto non superiore a 2,5mq/ora. Poi , dopo un primo strato, dovrà tinteggiare il ghiaccio con un bianco latte. A seguire ancora acqua calda. Sul secondo strato potrà colorare a vernice ( o posizionare le dima) le house e le linee che determinano tutte le aree di gioco. Poi ancora acqua. Ultimata l’ultima copertura di ghiaccio sulla pista tracciata inizierà una lunga lavorazione di rasatura e levigatura per portare la superficie perfettamente in piano.


Nel mese di maggio il guru in assoluto più famoso tra loro è scomparso dopo una lunga malattia si chiamava Shorty Jenkins. Shorty è stato un importante innovatore e ricercatore sulle nuove tecniche di preparazione del ghiaccio. Un personaggio eccentrico che amava vestirsi in rosa con stivali e cappello da cow boy. Shorty Jenkins, da tutti i grandi Ice Maker ancora in attività, è considerato un pioniere padre e maestro del ghiaccio. Oggi la sua eredità è il prestigio è passata nelle mani di Hans Wuthrich e Deve Merklinger.