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Serie A BEKO – 6° GIORNATA: Trio Sassari, Venezia, Reggio Emilia in vetta

Creato il 19 novembre 2014 da Simo785

Menu della sesta giornata molto interessante, con un tris di partite di vertice: la Reyer cercava di dare continuità al proprio autoritario cammino sul campo di Bologna, Milano riceveva Cantù per il più classico dei derby, mentre si attendeva con curiosità la prova della sempre più solida Reggio Emilia sul difficile parquet di Avellino. A contorno, match facile sulla carta per Sassari contro Pesaro, e Pozzecco chiamato a risollevare la sua Varese, dopo tre sconfitte, contro Roma.

La giornata parte con il bel successo di Trento ai danni di Pistoia, costruito grazie alle buone partenze di primo e terzo quarto, e all’ottima prova del suo trio a stelle e strisce Mitchell, Owens e Grant. Nelle file della Giorgio Tesi puntigliosa partita di Filloy, tra gli ultimi ad arrendersi.

Reggio Emilia passa anche ad Avellino, dimostrando di essere ormai una realtà del campionato. Con Diener finalmente in panchina, è un Polonara modello Nba a trascinare i suoi al successo, coadiuvato da uno spietato Lavrinovic, decisivo nel finale. La Sidigas, nonostante un Anosike da 16 punti e 14 rimbalzi, paga la fatica dello starting five chiamato agli straordinari da coach Vitucci.

Venezia è un treno e centra a Bologna la terza vittoria consecutiva. I lagunari, dopo essere passati a Brindisi, si permettono il lusso di violare anche l’Unipol Arena, pur dovendo sudare le sette camicie per avere ragione di una tosta Granarolo. La differenza sta tutta nell’ultimo quarto, in cui la Reyer trova continuità in attacco (Stone miglior marcatore con 19 punti).

Quarto ko consecutivo per Varese, in crisi profonda. L’Openjobmetis riesce nell’impresa di farsi rimontare da +19, frutto di un solido approccio alla gara e dell’atteggiamento svagato dell’Acea. Romani che però rientrano piano piano in partita grazie a un sorprendente De Zeuuw e al sempre positivo Stipcevic. Nuvole nere all’orizzonte per Pozzecco.

Sempre più sorprendente il campionato della Vanoli Cremona, che aggancia il 3° posto in classifica dopo il travolgente successo (87-72) su un’avversaria di tutto rispetto come Brindisi. E’ un super Vitali a guidare il collettivo di Pancotto, battendo un’Enel  ridotta a Marcus Denmon (30 punti) e poco altro (39% per i compagni), cui non basta l’esordio di Simmons.

Capo d’Orlando trova la seconda vittoria stagionale in capo alla sfida salvezza con Caserta, ormai giunta alla sesta sconfitta in altrettante partite e desolatamente ultima in classifica. Gara poco spettacolare in cui si segna col contagocce, e vince la squadra che ci crede di più. Ancora senza esito il cambio in panchina per i campani, con Markovski che avrà molto da lavorare.

Il derby tra Milano e Cantù è appannaggio dell’EA7, che riprende il cammino in campionato dopo due dolorose sconfitte. I protagonisti sono il solito  Joe Ragland e un Linas Kleiza finalmente degno del proprio curriculum. La coppia realizza 18 dei 25 punti dell’EA7 nel quarto decisivo della gara, il terzo, in cui 15 punti vengono dalle bombe, 6 da palle rubate o rimbalzi offensivi.

Nel posticipo di lunedì Pesaro non riesce ad arginare lo strapotere del Banco di Sardegna, che passa al PalaSerradimigni per 92–64. Sassari dà continuità ai suoi risultati, dopo la prima storica vittoria in Eurolega, e raggiunge in vetta Reggio Emilia e Venezia. Un mostruoso Sanders fa pentole e coperchi per la compagine di Sacchetti, che porta a referto 10 giocatori.

 

TOP

Rilascio da manuale

Rilascio da manuale x Sanders

Sanders: Bastano le cifre: 27 punti in 20’, 83% dalla media, 5 rimbalzi, 3 assist per un complessivo 34 di valutazione finale. L’ala di Sassari è un uragano che si abbatte sulla malcapitata Pesaro.  Ispiratissimo, si produce in un paio di affondate che scatenano l’entusiasmo della curva sarda.

Polonara: Monumentale. 19 punti e 39 di valutazione, in una partita praticamente perfetta. Ormai completamente a suo agio, l’ex Varese trascina i compagni insieme a Lavrinovic, portandosi a spasso prima Harper (caricandolo di falli), poi Trasolini, e  trovando anche il tempo per infilare sanguinosissime triple.

Ragland: E’ sempre lui il faro di Milano. Con un secondo e terzo quarto da sballo, con triple a pioggia (un paio da quasi metà campo, 67% di realizzazione) e assist al bacio (7 alla fine), l’ex Wichita State si carica sulle spalle l’EA7 e scava il solco che l’Acqua Vitasnella non sarà più in grado di ricucire.

 

 

FLOP

Feldeine: subito azzoppato da 2 falli dopo soli 5’ (contro un big della difesa come Moss) il faro di Cantù si smarrisce in una prova incolore (solo 5/14 totali dal campo) che i soli 4 assist non possono riabilitare. Partita da archiviare in fretta, per tornare a riproporre presto le velleità dei brianzoli.

Delroy: Difficile trovare il peggiore tra le fila pugliesi domenica. Denmon a parte, lo starting five dell’Enel ha fatto a gara di ciapanò. Scegliamo l’ala di Berbice, assolutamente impalpabile. In 33 minuti non combina pressoché nulla, ad esclusione dei 6 rimbalzi arpionati.

Rautins: pessima esibizione della guardia di Jamesville, mai a proprio agio contro la difesa dell’Acea. L’inquietante 2/9 al tiro (tutti falliti i 4 tentativi dalla media), con contorno di tre palle perse, testimonia delle difficoltà incontrate nel condurre il gioco varesino.

 

SOAP

L'anima di Sassari

Owens, anima di Trento

Owens: Trascina Trento ad una vittoria che vale oro contro una diretta concorrente per la salvezza. Un punto in meno di Mitchell, ma quanta sostanza, su entrambi i lati del campo… Tira col 75% da due, e porta giù dalle plance una marea di palloni (saranno 12 alla fine, equamente distribuiti tra difensivi e offensivi).

Vitali:  Meriterebbe la top anche lui (31 di valutazione), ormai non è più una sorpresa. Ennesima solida partita per uno dei futuri pilastri della Nazionale. Si destreggia magistralmente nella difesa brindisina, caricandosi anche di responsabilità offensive, ed è assolutamente decisivo con 9 dei suoi 14 punti nell’ultimo quarto.

Young: Markovski lo lascia sul parquet per tutti i 40’, e lui ricambia con 20 punti, catturando 9 rimbalzi (miglior valutazione, 22). Il nativo di Washington è il simbolo della Caserta che non si arrende e vuole rialzarsi dopo 6 sconfitte di fila.

 

LA CURIOSITA’

A Roma non si consuma solo l’ennesimo blackout del quintetto varesino. Anche il tabellone elettronico va fuori uso, e i giocatori sono costretti a leggere il punteggio della gara sul tabellone manuale, quasi da palestra scolastica. Sembra basket anni ’70, e a Pozzecco non ne va una dritta…


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