E mentre in Italia salta la prima giornata di Campionato di calcio per lo sciopero dei giocatori, dall’altra parte dell’Oceano, anche l’NBA non se la passa bene.
Attenzione, in America non si parla di sciopero, ma di “serrata“, cioe’ sono i proprietari che non ci stanno, e in accordo con il Commisioner NBA decidono per la chiusura, ovviamente il tema del contendere e’ il contratto collettivo.
Attenzione, parliamo di una Lega supercontrollata, in cui se prendi Messi e’ difficile che puoi prendere anche C.Ronaldo, o se avviene accade perche’ Messi e Ronaldo, in qualche modo trovano un accordo per “sacrificare” un po’ di guadagni per vincere (anche se l’ultimo esperimento James-Wade-Bosh non si puo’ dire riuscito). Esiste un salary cap, un sistema per regolamentare il giro di denaro nelle leghe professionistiche sportive, che decreta qual è l’ammontare di denaro totale che ogni franchigia può pagare per gli stipendi dei propri giocatori. Banalmente, chi supera questo tetto massimo, deve anche pagare la stessa cifra alla Lega che ridistribuira’ il denaro tra le altre franchigie, avete capito bene?
Facciamo un esempio. Diciamo che la Lega italiana calcio stabilisce che il tetto salari per le squadre di serie A e’ di 100 euro. Io sono Moratti e ne voglio spendere 500 perche’ voglio tanti bei giocatorini, bene oltre a pagarne 500 per prendere i calciatori, ne deve dare anche altri 400 alla Lega che in base a delle regole precise li dividera’ per le squadre restanti del Campionato. E’ chiaro? ora da queste parti lo chiamano Fair play del calcio… mah.
Qualche giorno fa ho letto un articolo che parlava del controsenso del fatto che io presidente di una societa’ di calcio rischio di andare in rosso, mentre i miei dipendenti sono sempre e continuamente in attivo…
Ritornando al problema americano il tutto faceva pensare ad un arrivo sul vecchio continente di tanti giocatori NBA che in attesa degli accordi rischiavano i proprio legamenti sui parquet europei, ma questo non e’ avvenuto, sia perche’ molti non sono in scadenza contratto o liberi dalle proprie franchigie di poter scorrazzare su altri campi, ma anche perche’ gli ingaggi europei sono molto al di sotto delle cifre USA.
Intanto c’e’ chi ha quantificato in 1 miliardo di dollari le perdite se i palazzetti resteranno chiusi per tutto l’anno in America. Personalmente pensare ad una stagione piu’ corta come avvenne anni fa, o una completa chiusura per un anno mi fa credere che ci siano ben altri interessi per rimanere chiusi.
E soprattutto niente piu’ nottate per i playoff e niente Boston Celtics, vedremo.
Vi lascio con un bello spot di Rondo, per farsi due risate.
www.youtube.com/watch?v=zk5HsBQYUZw
Massi