Nella mia breve pausa della settimana scorsa, tra una giornata al mare ed un aperitivo al tramonto, non mi sono fatta mancare un giro tra i miei negozi preferiti dell’isola. Ricerca, curiosità, spionaggio, immersione nei prodotti locali. Oltre ai soliti “noti”, in cui ormai faccio tappa fissa, scopro sempre qualcosa di nuovo e che vale la pena di vedere. Questa volta sono capitata in due posti diversi e surreali allo stesso tempo, catapultata in due dimensioni incredibili, popolate di cose e persone altrettanto variopinte.
“Superstrada” che porta da San Josè a Evissa. Ad un certo punto, nel niente della vegetazione e qualche casa, appaiono sedie colorate e lampade di fiori ad ornare un edificio bianco. Io sono peggio delle gazze ladre: dove vedo colore il mio occhio viene rapito. Rapida inversione e rapida immersione in questo posto gigante pieno di cose assurde: 350mq di abbigliamento, accessori, pinguini, coccodrilli, teschi, mutande stampate con pin up, uccellini di ceramica che fischiettano al tuo passaggio, nani con il dito medio alzato, mappamondi, libri, madonne, cavalli con le lampade in testa…
Sluiz è un super shop, dove trovi dal portachiavi a 2 € fino alla lampada da 2000, in un merchandising mix che ipnotizza, costringendoti a passarci dentro (e fuori, perchè disponde di un’area esterna dove espone arredi per giardini&co) diverso tempo…mentre osservi le stelle marine coloratissime e scegli il colore della papera gigante da portare a casa…peccato che nel bagaglio a mano non ci è entrata!
Tutti i sabati mattina, invece, lo storico ippodromo di San Jordi apre le porte ad un mercatino davvero delirante. Tra tavolini, banchi e macchine con i cofani aperti si può vedere di tutto: dai ventilatori ai capi vintage di Versace, dai pattini a rotelle alle stelle di rame, usato, usatissimo, usato poco e nuovo. Di tutto di più. Occasioni e fregature, cose belle e cose brutte, un mercatino delle pulci ibizenco popolato di personaggi buffi, belli e super socievoli…
Il mercato è completamente freestyle, si perde a vista d’occhio, i banchi non sono in fila, l’esposizione non è ordinata, la musica zen si mescola all’house più ricercata che fuoriesce ad alto volume da un furgone che sembra cadere a pezzi. Ma è proprio questo mix eccentrico che fa venire voglia di perdersi nella storia dei mille oggetti che propone. Racconti di vite passate, storie di viaggi, condivisione dei propri armadi…Le occasioni non vanno perse e la contrattazione è assolutamente ammessa. Il sabato mattina, prima di andare in spiaggia, io un passaggio lo farei…potreste trovare anche qualcuno che vi offre un cucciolino da adottare…;)