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signor Prefetto, chiuda quel bar di via Celestino IV che vende birra ai balordi della notte

Creato il 04 luglio 2013 da Claudiober

signor Prefetto, chiuda quel bar di via Celestino IV che vende birra ai balordi della notteI residenti delle colonne di san Lorenzo finalmente si organizzano: l’obiettivo? Far ritirare la licenza a un bar che da da bere a centinaia di balordi della notte, trasgredendo al nuovo regolamento emesso dal Comune di Milano che dopo le ore 24 vieta ai bar di somministrare alcolici fuori dal proprio locale . La lettera che pubblichiamo è un primo esempio: facciamo ritirare la licena anche ai bar di via Vetere: ora si può, la legge è dalla nostra parte.

Illustre Signor Prefetto di Milano
Dott. Camillo Andreana
via e-mail: [email protected]
[email protected]
e p.c.
All’Assessore Sicurezza, Coesione Sociale e Polizia Locale
Dottor Marco Granelli
via e-mail: [email protected]
Milano, 4 luglio 2013
Illustre Signor Prefetto, Le indirizziamo questa lettera per chiedere il Suo autorevole intervento al fine di risolverela persistente violazione delle norme di pubblica sicurezza, decoro, rispetto dei diritti altrui a cura del locale-bar di proprietà del sig. ENRICO LONGHITANO (Via M. Civitali 56 – 20148 Milano), gestito dal Sig. ZHOU LONG , il cui accesso è sulla via Celestino IV, adiacente al portone di ingresso del civico 11.A fronte di una perdurante situazione di disagio per noi residenti, abbiamo proceduto non solo ad innumerevoli chiamate notturne alle Forze dell’Ordine, ma attraverso esposti alla Polizia Locale, alla Procura della Repubblica, nonché segnalazioni alla Polizia di Stato. Il suddetto bar, di piccole dimensioni, non chiude le porte dell’esercizio alle ore 24, ma anzi da tale orario e ben oltre le 3 del mattino favorisce lo stazionamento degli avventori all’esterno, somministrando bevande da asporto in completa deroga alla OrdinanzaComunale del 4 giugno 2013. Grazie a una politica di vendita alcolici a prezzi stracciati, attira una clientela di minorenni, e soprattutto di sballati e violenti di cui abbiamo più volte documentato le follie in preda ad alcool e sostanze stupefacenti. Tutto ciò in palese violazione di legge, sette giorni su sette, nonostante la qualità del titolare della gestionedell’esercizio pubblico comporti l’assunzione dell’obbligo giuridico di controllare che lafrequentazione del locale da parte dei clienti non sfoci in condotte contrastanti con lenorme di pubblica sicurezza, per non incorrere nel reato di cui all’art. 659 comma primoC.P.Nonostante le varie ispezioni, cui sono seguite diverse sanzioni a cura della PoliziaLocale, Polizia Annonaria e Polizia di Stato, e i rilievi dell’ARPA, nulla è cambiato ela situazione è talmente insostenibile da spingerci a valutare iniziative contro laPubblica Amministrazione per omissione d’atti d’ufficio al fine di tutelare la nostrasicurezza e la nostra salute.In data odierna abbiamo appreso dal Commissario capo del Commissariato Centro,Dottor Mele, che il 8 maggio 2013 è stata inoltrata alla Signoria Vostra una richiesta di sospensione temporanea della licenza di esercizio pubblico ed ecco quindi il nostro appello, certi che il Suo sollecito intervento possa garantire il rispetto delle norme imposte a tutela della pubblica sicurezza e della pubblica quiete.

I Residenti delle vie Celestino IV e Papa Urbano III


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