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Slut Walk: Una marcia contro lo stupro

Creato il 13 maggio 2011 da Strippi
Slut Walk: Una marcia contro lo stupro
Siamo in Canada, precisamente a Toronto ma non è molto importante il dove.
Michael Sanguinetti è un poliziotto e inconsapevolmente sta per dare il via ad un movimento che sta invadendo le piazze d'America e di mezza Europa.
Michael è probabilmente superficiale e mentre sta parlando ad una platea di universitari da fiato ad un pensiero che chissà quante volte ha formulato nella sua testa :"Se le donne la piantassero di vestirsi come puttane avremmo molte meno vittime in giro"
Ormai l'ha detto, posso solo immaginare le facce delle ragazze sedute ad ascoltarlo.Quindi la colpa degli stupri sarebbe in parte delle donne?
E' inutile scandalizzarsi più di tanto, è un discorso schifosamente maschilista ma se mi avessero dato un euro per ogni volta che ho sentito qualcuno alludere a ciò a quest'ora girerei in Bentley.
Fatto sta che le donne s'incazzano, si mobilitano, danno vita ad una marcia di protesta.
Slut Walk tradotto in italiano, scusate il francesismo, marcia delle puttane.
Migliaia di donne che invocano il loro diritto a vestirsi come meglio credono senza che questo autorizzi gli uomini a perpetrare una violenza.
La protesta si spande e tocca altre città, Londra Boston, Adelaide, migliaia di donne in piazza per lottare contro un pregiudizio ancora troppo radicato nella società.
Sono donne, adulte, sessualmente attive che non accettano di dover scegliere tra vivere rintanate in casa o esporsi ai pregiudizi della gente.
Sono donne che hanno subito uno stupro e che non ci stanno a passare per complici dei loro aggressori, per responsabili di un evento che ha cambiato le loro vite.
Se state pensando che sia qualcosa di lontano, qualcosa che riguarda solo persone dall'altra parte dell'oceano Bhè...una sentenza di un tribunale italiano diceva che se la donna stuprata indossava dei jeans era impossibile che fosse stata costretta a fare sesso (vista la difficoltà nel togliere questo indumento) e che quindi non poteva trattarsi di stupro vero e proprio.
Forse sarebbe il caso di organizzare una Slut Walk anche in Italia, che ne dite?

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