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soft luxe

Creato il 15 novembre 2012 da Creaturecreative
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Si, in effetti l’aspetto e’ morbido e invitante e il nome ne descrive esattamente questa caratteristica: Soft serve. Un gelato, anzi tanti gelati, per l’esattezza sette, che corrispondono agli altrettanti gusti: pistacchio, limone, caramello, muschio (si riferisce al gusto o alla tinta?!), french chocolate, cioccolato bianco e un lussuoso gusto gold (di nuovo colour). Che in realta’ non sono altro che dei colori. Ma cosa sono? Dei piccoli oggetti, dei semplici, freschi e gustosi complementi disegnati dall’artista australiano Wayne McAra (waynemcara.carbonmade.com). Un’idea fatta di porcellana, 100% made in Australia, che celebra il rituale e il piacere del gelato. Ma perche’ mi sono soffermata su questo mini progetto? Easy: per la sua semplicita’ ma specialmente per la descrizione che Wayne allega ad ogni singolo cono. Una sorta di storia del gelato: nel duecento avanti
Cristo in Cina si preparavano delle misture ghiacciate di latte e riso (mi viene in mente la crema di riso, il mio gusto prediletto quando da ragazzina, durante le vacanze, andavo a prendere il gelato con il mio primo grande amore); l’imperatore Nerone, quindi ai tempi dei romani, si faceva portare del ghiaccio (come facesse a non sciogliersi e’ un mistero) da guarnire con frutta e altre golosita’; Caterina de’ Medici si dice abbia portato con se’ in Francia, chef super esperti, specializzati nel dare gusto e sapore – preferibilmente di frutta – a semplici giaccioli (et voila i sorbetti); ma ma prima pallina di gelato pare – udite, udite – abbia iniziato a fare capolino alla corte britannica nel 1744 (ed ecco appraise l’ I scream – ricordate Beningni, Down by Law?). I love it, la descrizione, la poesia di questi piccoli gelati, l’estetica graziosa e aggrazziata, l’ice cream, il concept di fermare – freeze in inglese, niente di piu’ appropriato – il morbido piacere del gelato. Enjoy.

soft luxe

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