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Sono giornate un po' difficili.Nulla di grave eh, ma per ...

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Sono giornate un po' difficili.
Nulla di grave eh, ma per dire, ieri mattina mi sono dimenticata le sue scarpe a casa.
Eravamo quasi arrivate all'asilo, quando ho guardato nel sacchetto che mi preparo con le cose necessarie per la giornata: lo zainetto di danza quando c'è, il grembiulino pulito (pulito, si fa per dire, una volta messo non verrà mai più pulito), un cioccolatino o un biscottino, ché non ti mettere in cammino se non hai un biscottino/cioccolatino, le scarpe (che a lei piace viaggiare scalza, e non la biasimo, lo farei anch'io se potessi).
Le scarpe non c'erano.
Ho guardato i calzini antiscivolo di psicomotricità, mi è balenato un pensiero e poi l'ho subito ricacciato, perché ieri pioveva e per quanto P. pulisca il pavimento resta bagnato, e via, siamo tornate a casa.
Prese le scarpine, lei aveva fame, così -tanto avevo già avvisato la mia collega che sarei arrivata in ritardo- siamo andate in pasticceria, gran lusso.
Dovete sapere che la pasticceria vicino a casa nostra è davvero ottima, ma definire ostili i suoi proprietari è un eufemismo.
Invece ieri mattina siamo entrate, lei ha scelto la mini brioche e quando ho fatto per pagare la signora (che fino a ieri mattina era comunemente conosciuta nella nostra famiglia come "la vecchiaccia") ha detto "no no lasci stare!", non solo, il signore -che di solito invece quantomeno non tratta male i clienti, si limita a rimproverare aspramente le inservienti- ha chiamato Elisa che lo stava salutando con la manina e le ha regalato prima un cioccolatino e poi un altro, "uno per mano!".
Queste sono cose che mi fanno recuperare fiducia nel prossimo.
Elisa è diventata ancora più coccolona.
Il problema è quando sono presente e ci sono altri cari, perché "tu sei la mia persona preferita".
Allora capita che gli altri vengano trascurati, a volte neanche degnati di uno sguardo, come se me ne avessi a male.
Io le ho spiegato che il cuore è grande, infinito, che si possono amare tantissime persone, alcune di più alcune di meno, quello è normale, ma non mi toglie nulla se si dedica anche ad altri.
Spero che lo abbia capito.
A cena ci divertiamo a inventare quella che ormai è diventata una saga, "L'anatra che vola e altre storie", ma di questo scriverò un'altra volta, anzi, ci sarebbe da scrivere un libriccino di filastrocche, sull'anatra cuoca.

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