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Soul Cake. Il ciambellone super soffice

Da Pamirilla
    Soul Cake. Il ciambellone super soffice     Sono di nuovo qui, la mia casa “adottiva”!!!   Questo, lo sa chi mi conosce, significa che ora ho un sorriso in faccia largo 30cm, l’occhio da gatta felice e la testa tra le nuvole (più del solito, benché possa sembrare impossibile).   (cronache estive)
L’ultima volta, qui, sono finita sotto la neve, a tratti il morale è finito sotto le scarpe e quando sono dovuta rientrare nella mia casa “vera” mi sentivo come finita sotto un treno, strappata al mio posto magico.
Ma ogni scusa è buona per tornare e stavolta c’è un sole…un sole………un sole pazzesco!!!!!!

L e cronache recenti meritano di sicuro un post ma meritano anche tempo e cura per un racconto che valga la pena leggere tanto quanto è valsa la pena vivere tutto quello di cui dovrebbe raccontare. Perciò rimando alla prossima.

Dovendo ripristinare il cuore su battiti più regolari e normalizzare le emozioni lo faccio nell’unico modo efficace che conosco. Con ……l’alchimia. E con un po’ di pazienza, tempo lento, farina e uova, un sorriso o anche due nonché un pizzico di culo perché questo forno qua…..mi guarda….e mi sfida: “fammi vedere, dai, fammi vedere che sai fare!” sembra dire. Conquistare la collaborazione di un forno sconosciuto fa sembrare la più ardita delle avventure di seduzione una bazzecola. A stendere un uomo ci vuole davvero molto, molto di meno.
Io non sono capace di fare neanche quello.
Figuratevi con un forno.

Ma l’importante è crederci e non arrendersi ai primi fallimenti.       IMG_0019

Soul cake…il ciambellone super soffice

Per uno stampo da 18cm (nelle foto le versioni monoporzione e mignon sconsigliate a chi ha poca tecnica)

200 farina
150 zucchero
2 uova
80 olio
70 acqua
1 cucchiaino lievito
1 tappo di rum
Un pizzico di sale


Intanto monto le uova con lo zucchero, perché è un’operazione rassicurante. Offre garanzie e certezze.
Conforto.
Battere le uova a lungo e vederle gonfiare e sbianchire, non vi sembra un atto rasserenante ?
Basta avere pazienza e le uova si trasformeranno nelle solide fondamenta che sosterranno tutta la casa. Affidabili. Solide. Di fiducia. Ah….le uova!
E allora battere, battere, battere. Le uova più di qualsiasi altro ingrediente hanno la proprietà di inglobare notevole quantità di aria e questo porta al “miracolo” della lievitazione delle torte da forno senza lievito e serve per ottenere dei cake davvero soffici e gonfi anche quando ci si volesse aiutate con un po’ di chimica.
Battere, battere, battere…………….

Le cose senza storia sono vuote.
Questo cake, benché semplicissimo, una storia ce l’ha: questo è un Soul Cake.
La storia però è molto triste e quindi non la racconto. Preparo questo dolce, oggi che c’è il sole, perché un Soul Cake è una torta fatta con l’anima, ha una storia e quindi un cuore e non esiste tristezza nemmeno nelle lacrime, in questo caso. La vita ha un’infinità di colori senza l’insieme dei quali il suo sapore è insipido e la fatica che ci vuole inutile, il senso, se un Senso ce l’ha, introvabile. Mi piace l’idea di fare un dolce nato in momento buoi proprio ora che c’è il sole e sapere che il giorno e la notte sono solo la metà della stessa giornata e far in modo che un Soul Cake azzeri tutto e non sia altro che un momento perfetto in un posto che non esiste.
L’ho appena detto che mi serve alchimia per questo uova e zucchero montati per bene si trasformeranno in certezze, le belle emozioni, le risate e tutto il sole che ho preso ieri si trasformeranno in un cake, le lacrime in anima e sapore e (con la complicità plausibile del forno) presto uscirà da questa cucina un Soul Cake profumato e leggerissimo.

Basta chiacchiere…….e basta montare, le uova hanno triplicato il loro volume, direi che basta!
Setaccio la farina ed un cucchiaino di lievito e amalgamo le polveri poco a poco al composto di uova e zucchero, alternando con olio e acqua.
L’acqua …. vi sembra strano? Questo cake doveva essere leggerissimo sia nella consistenza che nel sapore perciò, quando ho elaborato la ricetta, ho escluso l’utilizzo di latte, panna e persino yogurt, elementi liquidi che mi avrebbero garantito la morbidezza ma che avrebbero reso il cake più ricco di quel che doveva essere.
Questo è davvero un dolce minimale, forse perché è così che io immagino l’anima: leggerissima e priva orpelli inutili. Pura e felice. Felice sempre, piena di sole sempre, quali che siano le condizioni meteorologiche esterne del cuore o della mente.
Ungo lo stampo, spolverizzo con zucchero semolato e inforno a 180°. Dopodiché incrocio le dita per i successivi 30, 40 minuti facendo occhi dolci al forno.

Una fetta per ognuno dei miei amici: per chi sta rincorrendo un sogno e per chi si sta appena svegliando, una fetta per chi sta tenendo duro e per chi e lì che salta di gioia come un pazzo perché ce l’ha finalmente fatta. Una fetta per chi pensa che non ce n’è più e che la speranza, seppur per ultima, è morta pure quella ed una fetta agli dei perché ci vogliano un po’ di bene a noi poveri mortali.
Infine una fetta al forno che è stato gentile ed una fetta a ciascuno di voi, che mi avete accompagnato fin qui.
E chi è a dieta dopo i bagordi festivi se ne conceda una fetta con serenità: il Soul Cake è la carezza lieve a colazione, in questa nuova mattina di sole.

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