...Sparta ha proprio poco da ridere

 (fonte: www.andreacarancini.blogspot.com)
Sì, certo: Atene è messa peggio.
Atene registra un totale scollamento tra il blocco governo-parlamento e il cosiddetto popolo.
Ma dalle nostre parti? Guardiamo la Spagna, guardiamo il Portogallo.
Se in Italia non c'è ancora un movimento di indignados che prendano a calci nel culo i sedicenti ministri e il loro chef, è solo perché siamo un popolo così profondamente in decadenza che non siamo più capaci neanche di manifestare come si deve.
Non che abbia nostalgia del G8 di Genova o, più in generale, della violenza gratuita dei black block.
Ma se qualche elettore di centrodestra era convinto che il "suo" governo avrebbe ridotto gli sprechi, risparmiato dove davvero serve (casta, auto blu, pensioni dei politici per esempio) e fatto riforme dove davvero servono (esempio: far funzionare la giustizia, la scuola e le forze dell'ordine, mettendolo in grado di funzionare e quindi razionalizzando, non tagliando) se è dotato di palpebre funzionanti, da oggi dovrebbe aver aperto gli occhioni per rendersi conto che un governo come l'attuale non ha, non dico il potere, ma la volontà di fare nulla del genere.
Continueremo ad avere il peggior rapporto deficit/Pil dell'Unione Europea, continueremo ad avere i politici più pagati e più assenteisti e la giustizia più lenta.
Continueremo con il Pil che "cresce" dello zero virgola uno, zero virgola due all'anno, che è un eufemismo, truccato con il fondotinta dell'inflazione, per dire che siamo in recessione. E che lo siamo da anni.
Noi italiani, non l'UE. E men che meno il resto del mondo.