L'Associazione dei Comuni Italiani
chiede incontro a Presidente Schifani e a Ministro Giarda
In vista dell'esame del provvedimento in Commissione e alla vigilia della manifestazione prevista per il 24 luglio, l'Associazione dei Comuni italiani (ANCI) ha presentato alcune proposte emendative al Decreto sulla Spending Review inviate ai Presidenti di tutti i gruppi parlamentari e ai componenti della Commissione Bilancio del Senato.
Contestualmente alla presentazione di tali proposte e per esporne i contenuti l'Associazione ha richiesto un incontro al Presidente del Senato Renato Schifani e al Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda.
Eliminazione del taglio al fondo di riequilibrio e delineazione di un percorso per la realizzazione di una vera spending review dei Comuni, correzioni alla normativa sul pubblico impiego locale, anche con maggiori garanzie per alcuni servizi essenziali, come quelli scolastici, razionalizzazione del patrimonio pubblico, messa in liquidazione e privatizzazione delle societa'. Questi i principali temi, contenuti nel Decreto sulla spending review, sui quali l'ANCI ha incentrato le proposte emendative.
Per quanto riguarda la messa in liquidazione e privatizzazioni delle societa', oltre ad un necessario chiarimento degli ambiti di applicazione delle relative norme per salvaguardare societa' che forniscono servizi particolari ed oggetto di specifiche disposizioni di riassetto del settore, distinguendo tra societa' virtuose e non, l'Associazione ritiene indispensabile tutelare i dipendenti delle societa' che saranno sciolte o alienate, prevedendo specifici meccanismi di salvaguardia occupazionale. Sempre in riferimento allo stesso articolo un emendamento chiede l'esclusione per i servizi culturali, socio-assistenziali ed educativi dall'applicazione della norma che impedisce di ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche.
Sulla riduzione della spesa dei Comuni l'ANCI ha chiesto che la riduzione del Fondo sperimentale sia operata in ragione dell'esito dell'analisi condotta dai Comuni sui fabbisogni standard e l'inserimento di tale riduzione, in modo percentuale, nella legge di stabilita' annuale, sulla base dell'istruttoria condotta dall'ANCI. Tutto cio' al fine di rendere piu' adatti e congrui i conseguenti risparmi chiesti agli Enti locali.
L'ANCI auspica che ci sia una attenta valutazione delle sue proposte e che si trovino soluzioni ai problemi della finanza comunale.
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Redazione del CorrieredelWeb.it