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Sprofondando nel quarume ossidato dell’enuclezione cerebrale (asfittica afasia)

Creato il 09 marzo 2012 da Nefarkafka666

La cosa interessante del privilegio più steroideo e della stupidità più genuina sta nel fatto che questi due elementi, se presenti in un soggetto attivo in un contesto produttivo, danno licenza di esibirsi in una quantità apocalittica di stronzate. Con il beneficio di essere creduti e di essere considerati autorevoli. In questi casi il dopato largitore di immediate gratuità si fa propugnatore di una realtà che è completamente altra dal suo vissuto personale; addirittura può esprimere, epifanico e radioso, uno stato di cose che sembra il contrario speculare del ritratto del suo profilo professionale.

Può accadere, quindi, che un raccomandatissimo di ferro, notoriamente incapace e diversamente intelligente parli di meritocrazia, esponga con dovizia di particolari e spregio del ridicolo e della grammatica delle tesi che dottrinalmente potrebbero essere condivisibili, ma che in bocca a lui appaiono come la scabbia sulle ali di un angelo.

Un colon senziente di siffatta lega l’ho sentito cianciare di consulenzialità globale, di spirito di adattamento e di capacità relazionali come elementi cardini per una luminosa strada per il successo e la realizzazione. Tra uno sbadiglio, un rantolo ed un riflusso esofageo ho rammentato che la fabbrica era in fase di ascesa non per il brillante planning organizzativo, ma grazie ai contributi piovuti dal cielo dei fondi elargiti da un politico per il quale tutti i dipendenti erano stati caldamente invitati a votare. Egli stesso aveva una storia edificante quanto quella di Franti che uscito dal libro Cuore corre a stuprare la maestrina dalla penna rossa. È stato esilarante sentirlo ragliare di capacità di problem solving maturata in un tessuto di interazione costante sapendo che lui proveniva da uno stabilimento del nord est che era stato chiuso due anni dopo il suo trionfale ingresso dal cancello e che se era stato assunto era solo perché nipote dell’avvocato divorzista dell’amministratore delegato che non aveva potuto dir di no a chi gli aveva fatto ottenere un accordo estremamente vantaggioso ma che, per limitare la sua nefasta azione, lo aveva relegato ad un’ufficetto lindo e pinto dove il massimo che doveva fare era riordinare gli schedari con i fascicoli dei dipendenti e tenere un discorsetto durante la consegna dei panettoni a Natale. Ho soffocato una risata isterica ed ho fatto quello che faccio sempre in questi casi: sono andato al cesso ad emettere peti ridanciani.

Nel silenzio ovattato del gabinetto vuoto ho realizzato che ad alcuni le scorregge esplodono dal culo e ad altri direttamente nel cervello.

Essere imbecilli non è essenziale, ma aiuta tantissimo.



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