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Sherif ha 18 anni.
Abita al secondo piano del mio palazzo, e’ un ragazzone “moderno”, cellulare sempre in mano e account di facebook sempre attivo.
Domenica scorsa invece di recarsi a scuola, e’ andato in Piazza Tahrir, senza avvertire nessuno, di nascosto alla famiglia.
Chissa’ se si e’ recato in Piazza per ideologia o per sfida alle forze dell’ordine.
Al momento non possiamo saperlo.
A Sherif gli hanno sparato in un occhio con le pistole a salve, quelle perforatrici di cui abbiamo gia’ parlato. I medici stanno lottando per salvargli la vista. Sono previste per lui 3 lunghe operazioni, e si spera, dicono i medici, di poter rimediare allo scempio.
La madre racconta di aver visto l’inferno nell’ospedale di Kasr El Ain, vicino Tahrir, ed il padre torna ogni sera a casa con lo sguardo perso. Non capisce, dice, non ha altre parole. Non capisce.
Come Sherif, si stima che centinaia di ragazzi stiano lottando per la vista, mentre ieri in Piazza si e’ registrato un’altro omicidio. Una camionetta della Polizia, che invece di recarsi al Ministero, si e’ recata per “sbaglio” a Piazza Tahrir, ha investito un ragazzo di 19 anni, uccidendolo.
I medici di Piazza Tahrir hanno parlato nei giorni scorsi ai microfoni di molte tv, chiedendo di smetterla con le violenze. Loro, dicono, non ce la fanno piu’.
Non riescono piu’ a sopportare di vedere tutte queste morti, tutti questi feriti, tutta questa cattiveria.
Intanto delinquenti cercano di rubare le scorte mediche degli ospedali allestiti in Piazza, mentre un uomo appartenente all Sicurezza Nazionale, si e’ spacciato per medico e si e’ intrufolato tra i feriti. E’ stato poi scoperto appunto dai medici presenti, che si sono accorti delle sue incapacita’ mediche.
Venerdi’ scorso si e’ manifestato per il “Veneredi’ dell’ultima possibilita’ ” e due fazioni sono scese in Piazza.
Tahrir, gremita al massimo, ospitava, si stima, quasi 1 milione di persone, mentre la Piazza a L’Abasseya, quartiere non molto lontano da Tahrir, ospitava circa 200 mila manifestanti. Quest’ultimi, quasi tutti appartenenti al gruppo “Scusaci Presidente” (riferito a Moubarak), sfilavano contro la Piazza Tahrir, e fortunatamente non sono avvenuti scontri di nessun tipo. La giornata e’ stata tranquilla, non fosse per la mancanza di ossigeno in Piazza, ancora piena del gas nocivo sparato i giorni scorsi.
Su richiesta del Movimento del 25 Gennaio e di vari partiti Politici, e’ nato “Lo Stato di Salvezza Nazionale” che, guidera’ il Paese nei giorni a venire. In questo nuovo governo, i Ministri avranno potere decisionale assoluto, a differenza del governo passato transitorio.
Il primo Ministro nominato e’ Kamal Ganzoury.
Quest’uomo, che aveva lavorato nel regime di Moubarak come Primo Ministro (dal 96 al 99), era tra i nominativi presentati all’esercito durante la prima Rivoluzione.
Infatti Ganzoury, fu cacciato dal governo di Moubarak e messo per 11 anni in silenzio totale (gli fu vietato di apparire in televisioni, in radio o sui giornali), solo perche’ aveva attirato il piacere popolare, e quindi poteva essere pericoloso al regime dittatoriale.
Nonostante questo, e nonostante fosse gia’ presente nelle liste date alle Forze Armate, Ganzoury non e’ stato accettato dalla Piazza, che invece aveva dato nuovi nomi per il Governo di Salvezza Nazionale.
Ganzoury allora, per favor popolare, ha deciso che nominera’ suoi Consiglieri proprio coloro che voleva il Popolo, ovvero: Mohamed El Baradei l’ex Capo dell’agenzia internazionale per l’energia atomica, Abdel Moneim Aboul Fotouh ex membro del Partito dei Fratelli Musulmani e Amr Mousa, ex Capo della Lega Araba.
Domani intanto, e’ il grande giorno.
Le prime elezioni parlamentari al Cairo avranno luogo in due giorni, anziche’ uno, per evitare troppa confusione e troppo afflusso alle urne.
Questa decisione, che a primo impatto sembra essere stata presa per rendere piu’ facile a tutti il voto, sta provocando molte polemiche. Si ha paura che allungando i tempi, si abbiano piu’ possibilita’ di manomenttere i voti.
Si stima che 45 milioni di egiziani si presenteranno alle urne domani, mentre all’estero solo 1 mione di egiziani su 8 milioni si e’ registrato per votare.
I partiti presenti sono circa 60, ed i favoriti sono I Fratelli Musulmani, Il Partito del Waft el Ghidid – “La nuova Missione” (presente in Egitto dal 1919), il nuovo “Partito degli egiziani Liberi” – “El Masreen el Harrar” .
Intanto il Papa Copto Shenuda, ha dato precise indicazioni ieri a tutti i cristiani egiziani, su quali partiti preferire. Uno di questi e’ il sopracitato “Il Partito degli Egiziani Liberi”.
Staremo a vedere.
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