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StartupID | Riccardo Osti @riccardoosti di Naroomi

Creato il 04 agosto 2012 da Intervistato @intervistato
La ventiduesima intervista di StartupID è con Riccardo Osti di Naroomi.


StartupID | Riccardo Osti @riccardoosti di Naroomi StartupID è la rubrica realizzata in collaborazione con Indigeni Digitali e dedicata al mondo delle startup.

Innanzitutto abbiamo chiesto a Riccardo che cosa è Naroomi 
e come è nata l’idea: si tratta di un social network chee connette le persone attraverso le loro passioni, unendo i singoli gruppi tematici che esistono oggi in delle macro communities globali. L’idea è nata da un esigenza completamente differente, ovvero quella di avere un feedback sulla qualità del servizio offerto da un e-tailer che fosse veritiero e non censurato o influenzato dai moderatori del sito stesso. Si è pensato dunque di realizzare qualche cosa che stesse letteralmente “sopra” il sito web, su cui gli utenti potessero scrivere liberamente cosa pensano del servizio, dell’azienda, dell’argomento trattato e del sito. [video]
StartupID | Riccardo Osti @riccardoosti di Naroomi Naroomi è per certi versi piuttosto simile a Glass ed altri servizi che hanno tentato di realizzare qualcosa di simile a livello estetico, ma la grande differenza sta nel fatto che Naroomi ha come value proposition quella di far incontrare persone nuove, non di mantenere attive le communities già esistenti come quelle create su Facebook o Twitter. Così come nella vita reale una persona appassionata di tennis può conoscere altre persone al circolo di tennis, così online sarà possibile incontrare e conoscere persone appassionate dello stesso argomento sui forum, blog, siti o e-commerce dedicati a quella particolare tematica. [video]
L’obiettivo finale, il valore aggiunto, è la possibilità che si dà agli utenti di unire tutte queste communities (dal forum al sito e-commerce), prendere gli utenti di ognuno e creare delle macro community globali che li racchiuda tutti. In questo modo si crea un unico marketplace, grazie al quale diventa possibile avere accesso a tutte le persone interessate a un determinato argomento, e che a loro volta possono dialogare con i brand in maniera libera, oggettiva non moderata da pagine ufficiali. [video]
Per quel che concerne la privacy, Naroomi ha previsto la possibilità di accendere o spegnere il servizio (e la relativa raccolta di dati personali) a piacere: se l’utente è su una pagina e decide di aumentare il potenziale sociale della pagina stessa, basta premere il pulsante dedicato. Quando invece vengono visitati siti su cui ciò non interessa, basta disattivare il servizio e Naroomi non avrà alcuna informazione sulla navigazione dell’utente di quella pagina. [video]
Abbiamo chiesto anche quale sia il modello di business di Naroomi: attualmente c’è la possibilità di seguire gli utenti anche quando partecipano a community e gruppi, e delineare il processo decisionale, specialmente in fase di acquisto. Questo permetterebbe dunque alle aziende di incontrare i potenziali futuri clienti, avere un insight sui prodotti a cui sono interessati e conoscere il prezzo a cui sono disposti ad acquistarli. Si tratta dunque di un servizio di customer relationship management pre-vendita, con dati che vengono venduti in forma aggregata, come insights, agli e-tailers. [video]
Per quel che riguarda la user experience, uno dei principali obiettivi è di non far “scocciare” gli utenti: avranno infatti la possibilità di scegliere se ricevere oppure no informazioni pubblicitarie. In questo modo, nel momento in cui l’utente decide di riceverle, la loro efficacia sarà elevatissima. Altri modelli, come il pay per click di Facebook, si sono infatti dimostrati molto deboli. [video]
La registrazione dura circa 30 secondi, e permette di avere un pulsante che appare sui browser più diffusi: quando si vuole attivarlo, appare un doc che dà accesso a tutte le funzionalità di Naroomi.
Vi invito naturalmente a visionare l’intervista completa, molto più ricca di questa mia breve sintesi!
Buona visione!
Maria Petrescu


StartupID | Nicola De Carne of WiFighters
The 22nd interview for StartupID is with Riccardo Osti of Naroomi.
First of all we asked Riccardo what Naroomi is and how the idea was born: it's a social network that connects people through their passions, merging single thematic groups that today exist, into global macro communities. The idea was born from a completely different need, which was getting feedback on the quality of the service of an e-tailer that was truthful, not censored or influenced by the moderators of the site itself.
They thought to realize something that literally could sit on top of the website, on which users could write freely what they think about the service, the company, the topic and the website. [video]
Naroomi is somehow similar to Glass and other services that have attempted to realize something similar at an esthetical level, but the big difference is in the fact that Naroomi has the value proposition to make people meet new people, not just maintaining already existent communities, such as the ones of Facebook or Twitter. As in real life someone who loves tennis might know other people at the sports club, online it will be possible to meet people who are passionate about the same topics on forums, blogs, e-commerce websites dedicated to that particular topic. [video]
The final goal, the added value, is the possibility that users have to unify these communities (from the forum to the e-commerce website), take the users from each and every one and create global macro communities that include them all. This way you create a unified marketplace, thanks to which it becomes possible to get access to all the people who are interested in a certain topic, and the users themselves can talk with the brands in a free, objective way, unmoderated by official pages. [video]
As for privacy, Naroomi has the possibility of turning the service on or off (and with it the personal data collection engine) as the user pleases: if you're on a page and you decide to increase the social potential of the page itself, you just need to press the dedicated button. When you visit websites where you don't want that, you can simply deactivate the service and Naroomi won't any information about the navigation of the user on that page. [video]
We also asked what Naroomi's business model is: currently they can follow users as they participate in communities and groups, and can even understand their decision making process, especially when they buy things online. This allows companies to meet their potential future clients, have an insight on the products they're interested in and the price they're willing to pay for them. It is a service of customer relationship management pre-purchase, with data that is sold in an aggregated form, as insights, to e-tailers. [video]
As for the user experience, one of the main goals is not to annoy users: they will have the possibility of choosing whether to receive advertising or not. This way, when the user decide to receive them, their effectiveness will be much higher. Other models, such as Facebook's pay per click, have proven to be extremely weak. [video]
Sign-up just takes 30 seconds and allows to have a button on the most common browsers: when you want to active Naroomi, a doc with all its functionalities appears.
I invite you to view the full interview, much richer than my brief synthesis.
Enjoy!
Maria Petrescu

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