Siamo sincere: nell'immancabile sfortuna di essere un po' ingrassate dopo queste festività pasquali (il vostro paio di pantaloni preferito stenta a chiudersi!), i vostri piedini non vi deluderanno: "i piedi non ingrassano nè dimagriscono"!
Per non parlare poi dell'impulso all'acquisto, dell'emozione che ci invade al solo pensiero di far scivlare il piede in una scarpa nuova e di assumere così un "must" da urlo e un oggetto del desiderio.
SANDALI.
Pensate che sono stati il primo tipo di calzature prodotto dall'uomo, andarono in disuso per quasi un millenio, ma intorno al 1920 fecero la loro ricomparsa.Le dita, di nuovo libere, con le unghie smalatate di rosso...
Un sandalo, ben disegnato, mette in risalto la connaturata sensualità del piede, donando a chi lo calza l'arte di sedurre fino alla punta dei piedi. Perchè non approfittarne?
TACCO.
Amato e odiato? E' magicamente in grado di esaltare e, contemporaneamente, svilire il fascino di una donna: "il tacco alto consente alla donna di condurre piuttosto che di seguire".
Una donna normale si trasforma in seduttrice dominante, che guarda letteralmente l'uomo dall'alto in basso.
Curiosità: la prima testimonianza di scarpa con il tacco indossata, per vanità, risale al 1533, quando la minuta Caterina De Medici scelse un paio di scape con il tacco per sposarsi, a Parigi, con il Duca D'Orleans.
Nel secolo successivo, le donne europee traballavano sui tacchi di 15 o più centimetri, sorreggendosi a dei bastoni per non cadere.
I tacchi rossi, status symbol, nell'Europa del XVII e XVIII secolo, erano indossati solo dai membri delle classi privilegiate.
Insomma: i tacchi sono i migliori amici di una giovane donna!
Lo stiletto, meglio noto come tacco a spillo, coni suoi 12 cm d'altezza sembra dire della donna che li calza: "sono aggessiva, provocante, giocosa!".
PANTOFOLE.
Generalmente denota tutte le scarpette eleganti dalla suola sottile, realizzate in tessuto o in cuoio molto fine, che copriva appena il piede e potevanoessere calzate e sfilate molto agevolmente.
Curiosità: si dice che Maria Antonietta avesse una cameriera addetta alla cura delle sue 500 paia di pantofole, catalogate per data, colore, modello!
Vero cult del genere è la "ciabattina con le piume di struzzo", che con il tacco alto, è da sempre associata al sex appeal femminile, soprattutto se decorata con morbide piume di maribù.
Con queste ciabattine il tallone della donna viene a trovarsi come su un piedistallo, acquistando una valenza erotica tutta particolare. La linea di queste scarpe, non solo induce la donna ad assumere una posizione civettuola, bensì la costringe a camminare a piccoli passi e con "movenze da gatta" a dir poco provocanti!
Non a caso, la bellissima Marylin Monroe vi si pavoneggiava in "A qualcuno piace caldo"... Perchè non imitarla?
STIVALI.
Scarpa originariamente maschile: gli uomini andavano in giro a conquistare il mondo, mentre le donne restavano a casa con pantofoline troppo delicate, con l'unica eccezione degli stivali da cavallo.
L'avvento delle calzature comode da donna ha sovvertito l'ordine delle cose: lo stivale si trasformò in emblema d'uguaglianza fra i sessi; amplificando, inoltre, la curvatura tutta sensuale delle caviglie e dei polpacci, suscitando un effetto notevolmente eccitante.Chi non ricorda gli stivali a mezza coscia, indossati da Jane Fonda nel film "Barbarella"...
Le scarpe sono un piacere, ma non solo, sono anche tracce di memoria delle occasioni in cui furono indossate e "di colui per cui furono indossate".Siamo immediatamente sedotte (e non solo noi ragazze!) dalla curvatura di un tacco, dal capriccio di un fiocco vezzoso, dall'irresistibile richiamo delle decorazioni di perle o ricami!