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Storia e origini dell’oro

Da Mrinvest

Storia e origini dell’oro
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La storia dell’oro, con le origini e le proprietà che fin dall’antichità contraddistinguono questo metallo come prezioso per eccellenza.

Dalla preistoria ad oggi, l’oro è sempre stato definito come un metallo di assoluto valore, sia per motivi di rarità che per la lucentezza e altre proprietà in grado di rendere inimitabile questo straordinario bene della natura.

Perché proprio l’oro?

Tra tutti i metalli reperibili in natura tutti cercano proprio l’oro, lasciando da parte argento e qualsiasi altro materiale appartenente alla categoria. Anche nelle competizioni di ogni genere il primo classificato vince la medaglia d’oro, che scalza di gran lunga argento e bronzo, riservate al secondo e terzo. Ma perché tutto questo?

Nella storia, la lucentezza e la facilità di dare vita ad oggetti d’oro ha consentito a questo metallo di prendere piede rispetto agli altri. Non a caso, si usava per divinizzare i faraoni nell’antico Egitto ed è importante anche nella religione cattolica e nel buddismo, rispettivamente per essere stato uno dei doni dei Re Magi e uno dei tesori.

Monete d’oro

Per i motivi sopra elencati, fu proprio questo metallo a superare il periodo del baratto grazie al re Creso in Lidia, che nel sesto secolo avanti Cristo introdusse per la prima volta le monete d’oro come unica forma di pagamento accettata.

Ancora oggi vengono coniate monete di questo tipo (euro compresi), ma sono dedicate soltanto ai collezionisti, disposti a spendere cifre ben superiori al valore nominale per averle.

L’oro negli ultimi secoli

Passando ai tempi moderni, l’alta considerazione dell’oro come moneta e bene prezioso vede l’Inghilterra come assoluta protagonista, con il suo sistema aureo che nel 1861 dette il via libera al commercio (esportazioni e importazioni libere) e alla coniazione di moneta. Visto il successo scatenato dall’innovativo sistema tra gli inglesi, anche Germania (1872) e Stati Uniti (1900) seguirono l’esempio.

A distruggere il sistema aureo ci pensò, però, la prima guerra mondiale, che nei vari paesi dove era stato adottato lo trascinò in un periodo di crisi evidente fino a farlo scomparire in poco tempo.

Gran Bretagna e Francia, tuttavia, al termine del conflitto riuscirono a rimettere in piedi il sistema, tra il 1925 e il 1927, dando tra l’altro vita al Gold Exchange Standard, nuova opzione che prevedeva la conversione della moneta in oro e viceversa.

Le origini del Fondo Monetario Internazionale (FMI)

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nasce nel 1944 dall’unione di 44 paesi, proprio con l’intento di regolarizzare il mercato dell’oro inizialmente definito con il Gold Exchange Standard, definendo un prezzo iniziale di 35 dollari l’oncia.

Dopo le adesioni di Francia (1948) e Svizzera (1951) per la legalizzazione della negoziazione di oro, nel 1968 viene istituito il mercato dell’oro a livello mondiale, dove fino al 1976 veniva imposto un prezzo fisso in base alla domanda e l’offerta. Da quel momento in poi, l’FMI decise tuttavia di passare al sistema ancora vigente, basato sul libero mercato dell’oro.


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