Magazine Poesie

Strangelove

Da Villa Telesio

Strangelove

Dr. Strangelove (di Stanley Kubrick, 1964)

Le ore che il dottore

passa chino sui miei polmoni

gli sono nocive,

radioattive:

non è smangiucchiando il mio fegato

che quel vecchio bifolco guarirà, 

ma camminando,

venendo con me

nelle sere miliardarie (e in quelle povere),

fatte di portoni aperti

e solitudine:

lo sguardo in alto

verso un limone

geneticamente modificato

per produrre medievale malinconia,

le mani a valanga

sui corpi nudi,

la neve bollente

sui volti stupiti

delle arpie pallide:

tutto questo ci guarirà, dottore.

-

Lasci stare i miei polmoni,

sputi il mio fegato,

e azzanni il mio cuore!


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