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Subbuteo

Da Fabry2010

Subbuteo

da qui

I nonni si contendevano i nipoti a suon di regali. Quando venivano da Napoli, era una festa anche per questo: soldatini, marron glacés, giochi del calcio in tutti gli esemplari. Una volta ce ne portarono uno che funzionava a molle: i giocatori affondavano in buche disseminate per il campo, e da lì sparavano palline come i vecchi flipper. Ma il modello più gradito era il Subbuteo: saremmo stati ore a giocare nel campo curato nei minimi dettagli, dove provavi la sensazione della partita vera senza sudare e senza il rischio che il solito terzino ti spezzasse le gambe. La tentazione più insidiosa, riflettei più tardi, è circoscrivere la vita in un rettangolo perfetto in cui ogni cosa accade con un colpo di dito, e vincere o perdere non mette a repentaglio neanche un’unghia. E’ la differenza tra il dare la vita e il ritenersi buoni degli ipocriti, che mettono sulle spalle degli altri pesi insopportabili senza toccarli con un dito. Gesù non giocava a Subbuteo, ma aveva capito tutto molto prima.



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