Oggi, prima di "mangiare", vi racconto una storia (e ringrazio Angela per avermi dato lo spunto per farlo). Una storia molto adolescenziale, che adoro anche adesso che adolescente non sono più e che amerò comunque anche tra altri trent'anni. La storia di Alex e Aidi, un'amicizia che non sfocia mai in qualcosa di più ma che è forte e profonda, nonostante la scadenza dettata dal viaggio-studio di Aidi in America. Una storia a cui fanno da sottofondo musicale Smiths, Clash e Ramones (adoro la citazione di "White Man in Hammersmith Palais"), colonne sonore anche della mia adolescenza. Una storia che si intreccia costantemente con quella de Il Piccolo Principe, forse il mio libro preferito in assoluto: c'è un continuo parallelismo tra il legame di Alex con Aidi e quello del principe con la volpe, svariate citazioni e innumerevoli rimandi. Lo stralcio di brano che riporto racconta i momenti che precedono la festa di addio di Aidi, la sera che prima della sua partenza per gli Stati Uniti, in particolare la preparazione svogliata della torta da parte di Alex, "farcita" dalla sua riluttanza al pensiero dell'arrivo di decine di persone a profanare quelli che per lungo tempo sono stati i luoghi del loro profondo rapporto: la casa di Aidi ed il bosco circostante. Ma, come dice la volpe al piccolo principe, "l'essenziale è invisibile agli occhi": quello che rappresenta per lui Aidi, e con lei il suo contesto, nessuno degli invitati che passerà distrattamente quella sera alla festa potrà arrivare a comprenderlo. Forte di questo pensiero, Alex riesce a non andare in "para"... E continua a mescolare farina e cacao in polvere.
"... Sul tavolo se ne stavano sdraiati un paio di tegami pieni di dolci in arretrato stato di preparazione, tipo farina e cacao in polvere, quattro o cinque torte salate e arnesi da cucina assortiti. I nostri pirati avevano parlato di Aristotele e di Plotino rigirando i cucchiai nell' impasto, badando a non trascurare il pericolo dei grumi di cacao. [...] Era la prima volta che si trovava in quella casa magica e c'era qualcuno che non fosse Aidi o i suoi familiari. La mamma di Aidi, gentile e prodiga di spunti per eventuali merende; Federico con la pistola e i cubi; il papà di Aidi, che ogni tanto spuntava anche lui, sempre più simile a un investigatore privato da film americano; Chiara, la sorella maggiore, bellissima e simpaticissima, che dava tanti pensieri ad Adelaide. E invece, nel giro di un paio d'ore sarebbe cominciata a spuntare gente a frotte, e un po' si sarebbe profanata, quella casa segreta circondata dal bosco... Ma lui non doveva andare in para. L'essenziale è invisibile agli occhi, aveva detto la volpe. La gente che sarebbe arrivata tra poco avrebbe mangiato, scherzato, distribuito baci, raccontato cose, e alla fine se ne sarebbe andata dimenticandosi tutto, senza portar via niente della magia del posto. Sarebbero arrivati in macchina o in motorino, rombando, e non avrebbero capito nulla dell'emozione di pedalare su per la salita, nel vento o sotto il sole, coi passeri intorno.""Svogliato" Ciambellone al Cacao Amaro è la mia ricetta che si ispira a questo romanzo, "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", di Enrico Brizzi. La ricetta è così semplice che, mentre la si prepara, si può permettere alla nostra mente di evadere altrove coi pensieri: basta solo fare un po' di attenzione ai grumi. Se riesce a farlo Alex, ritroso adolescente innamorato di Aidi, del punk-rock e della sua bici (ma non certo della cucina), può riuscirci chiunque!
INGREDIENTI (per uno stampo a ciambella, diametro 26 cm, altezza 12 cm)
220 gr. di burro morbido
200 gr. di fruttosio (o 220 gr. di zucchero)
5 uova
450 gr. di farina 00
50 gr. di cacao amaro in polvere
22 gr. di lievito non zuccherato né vanigliato (baking powder)
1 pizzico di sale
180 ml di latte
zucchero a velo per la superficie
PREPARAZIONE
In una ciotola sbattete il burro morbido con il fruttosio (o zucchero) fino ad ottenere una crema; unite anche le uova, una alla volta, e continuate a sbattere. A parte, setacciate la farina con il cacao, il lievito ed il sale ed uniteli al composto. Amalgamate infine il latte, mescolate bene e trasferite il composto nello stampo a ciambella imburrato e infarinato (a meno che non sia in silicone), quindi cuocete nel forno già caldo a 180° C per 50 minuti (coprite la superficie con un foglio di alluminio dopo mezz'ora). Fate intiepidire, quindi sformate il ciambellone e lasciatelo raffreddare completamente su di una griglia. Una volta freddo, spolverizzate con lo zucchero a velo e servite.
Con questa ricetta partecipo al contest C'era una Torta..., di Angela di Dolci Pasticci e I DeCor della Cla!
... E alla raccolta Sweet Dreams Chocolate, di Camilla de La Cascata dei Sapori!
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