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Tabù, passioni incoffessabili

Da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

download (1)Nat geo, trasmette un documentario davvero fuori dal consueto. Argomento: le passioni che è meglio tenere nascoste, per evitare di essere emarginati dalla società. Perché? Perché sono tabù!  Quando un  desiderio così forte implica il lasciarsi alle spalle la normalità, le passioni intime possono diventare, tabù. I giochi più proibiti, accuratamente tenuti nascosti nella vita, hanno trovato visibilità nelle tragedie, nelle commedie, nei romanzi, nei versi (e naturalmente nei libretti d’opera). I tabù più indicibili, che ancora adesso inducono ad abbassare la voce al solo pronunciarli, nella letteratura diventano sopportabili perché fuori da noi, a distanza di sicurezza, appartenenti a irreali personaggi di favola. Ma quando incontriamo la realtà, come reagisce la nostra morale?

puppy_play_craze_by_jonstef1Una donna addestra cani molto particolari. Tike, il cucciolo di Lilian, potrebbe essere un cagnetto qualsiasi. In verità è Jean, una tatuatrice di San Francisco. Vivono insieme, amiche, con un rapporto particolare, sono entrambe appassionate del gioco di ruolo chiamato: Puppy play, ovvero quando una persona assume il ruolo di un cucciolo o un cane e un altro prende quella del gestore o formatore. Una vita basata sulla finzione che molti considererebbero, tabù. Un gioco delle parti in cui una persona si degrada, diventando un cane. Rinunciando alla dignità di essere umano. L’istruttore prova piacere nel senso di controllo e dominio che deriva dal potere decidere cosa fare e come e nel prendersi cura del cucciolo-umano. Chi fa il cane, ama delegare e recedere in uno stato non verbale, molto fisico e totalmente impulsivo. Tenendo conto che noi consideriamo che c’è un abisso tra noi e gli animali, si scopre che c’è qualcuno che vuole essere un cane o meglio obbedire come un cane.  Divertente? Sbagliato? Sicuramente, una relazione singolare.

downloadUn altra storia di relazione affettiva ci porta nei cassonetti. Due americani, sposati da 6 anni, mangiano la frutta che gli altri buttano. Seguono il regime alimentare detto “fruttarismo” che nella sua forma più estrema permette di mangiare solo frutti caduti spontaneamente dall’albero. È il regime alimentare meno violento in assoluto, perchè la frutta è l’unico cibo che non comporta la morte di un essere vivente. Questa coppia si nutre prevalentemente di frutta, ma non la prende dalla natura. Sono “frigani”, cioè vivono fuori dal sistema. Rifiutano il lavoro, l’uso delle monete e si procurano il cibo e altre necessità dai rifiuti. Il loro amore si basa sulle convinzioni condivise.  Vivono in un bus convertito a camper, pieno di frutta, hanno deciso di basare la loro storia,  la loro relazione, la loro vita sul raccogliere cibo dai rifiuti che per molti di noi sarebbe inconcepibile. Cercare nei cassonetti è tabù. Implica il concetto di classificazione degli oggetti, quelli rifiutati non fanno più parte della società, dunque ci si aspetta che nessuno li usi più. In un certo senso è un ritorno alle origini, si mangia ciò che si trova invece di acquistarlo.  Questi innamorati, trovano conforto, sostegno emotivo e comprensione necessarie per tutte le coppie in fondo a un cassonetto. Disgustoso? Pericoloso? Paradossale? Quello che è certo è che  il loro sogno è gratis.

Poi è la volta di un legame decisamente particolare. Lei è una escort, fa sesso con gli estranei, per soldi. È una professionista del sesso dall’età di 18 anni. Riceve i clienti a casa, nello stesso letto che divide con il suo compagno. Quando porta un cliente a casa, lui, si assenta, passeggia, va in biblioteca e attende che tutto sia finito. Come si sentirebebro la maggior parte degli uomini a uscire di casa mentre la loro donna è in camera da letto con un altro? Sopraffatti dalla gelosia?  Umiliati?  La gente considera la prostituzione come un tabù. Per noi occidentali è norma avere un partner sessualmente fedele. È un tabù che deriva dalla separazione tra sesso e sentimento, implicita nel meretricio, questa pratica riduce il sesso ad uno scambio economico. I guadagni sono allettanti ma, il sesso può essere solo una questione economica?  Quando si fa sesso con qualcuno, lo si tocca, ne senti l’odore, il sapore, lo ascolti, è la cosa più intima che si può fare con un’ altra persona. Eppure, per questa coppia essere complici nell’infrangere i tabù sessuali, così radicati nell’uomo è eccitante e favorisce il loro amore.

maxresdefaultE infine, arriva anche la coppia che si sente libera chiusa dentro una tuta zentai. Integrale.  Una calzamaglia che ricopre tutto il corpo. Una seconda pelle. Nudi ma coperti e per qualcuno è liberatorio. Questa coppia va in giro indossando tutine aderenti, variopinte, tutti vedono la tuta ma nessuno vede chi c’è sotto.
Suscitano ilarità, curiosità, attirano l’attenzione. Possono essere tabù. Eccessivamente succinte, permettono alle persone di essere nude in pubblico. Ma così come rivela, la tuta, nasconde l’identità.

Relazioni che possono sembrare strane, talvolta incomprensibili, inconfessabili ma, mai come in questi casi, è d’obbligo riportare alla memoria il detto degli indiani d’America: “prima di criticare un tuo nemico, devi passare sei mesi nei suoi mocassini”!


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