delicato come la storia che racconta, questo film vede come protagonisti due giovani insicuri alle prese con le proprie paure e con i primi amori. da un lato c'è Makoto, fotografo dilettante, che rifugge la compagnia dei suoi coetanei perchè è ossessionato dal pensiero che tutti sentano l'odore dell'unguento che usa per curare un'orticaria cronica; dall'altro c'è Shizuru, una donna-bambina, donna nel cuore ma bambina nell'aspetto, che viene considerata bizzarra per via del suo aspetto e del suo modo di fare un po' infantile. Shizuru, manco a dirlo, s'innamora di Makoto, il quale però è attratto dalla bellissima Miyuki e considera Shizuru solo un'amica. i due passano comunque insieme dei momenti molto piacevoli e Makoto le insegna anche a fotografare all'interno di un bosco magico, quasi un luogo immaginario e fuori dal mondo la cui bellezza sconosciuta è la cornice ideale per la loro relazione. Shizuru arriva addirittura a trasferirsi da Makoto dopo essersene andata di casa, ma anche così il giovane seguita a trattarla solo come un'amica. Shizuru continua a ripetere che deve ancora crescere e che un giorno diventerà una donna tanto bella e desiderabile che Makoto si pentirà di non essersi accorto prima di lei; lui la prende come una semplice vanteria, dato che a 21 anni ormai non si può crescere più... la svolta per loro arriva quando Shizuru, col pretesto di fare una foto per un corcorso, lo bacia. in quello che è per entrambi il primo bacio, Makoto capisce finalmente di amare Shizuru e Shizuru decide di affrontare il suo destino: crescere e diventare una donna, ma dare la vita per questo, poichè ciò che non è stato ancora detto è che è affetta da una malattia genetica destinata a portarla alla morte nel momento in cui il suo corpo diventerà maturo. lei è comunque disposta a questo sacrificio pur di essere amata, ma, allontanandosi da Makoto, gli impedisce di rivederla per sempre. una bella e triste storia d'amore, una di quelle senza l'happy end, ahimè. i protagonisti sono quel gran figo di Takami Hiroshi e Miyazaki Aoi, il cui bel visino è nascosto da un paio di occhialoni e appare nella gloria della sua pucciosità solo alla fine; Miyuki invece è interpretata da Kuroki Meisa, mentre Uehara Misa e Koide Keisuke sono due compagni di studi di Makoto. la regia è di Shinjo Takehiko.
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delicato come la storia che racconta, questo film vede come protagonisti due giovani insicuri alle prese con le proprie paure e con i primi amori. da un lato c'è Makoto, fotografo dilettante, che rifugge la compagnia dei suoi coetanei perchè è ossessionato dal pensiero che tutti sentano l'odore dell'unguento che usa per curare un'orticaria cronica; dall'altro c'è Shizuru, una donna-bambina, donna nel cuore ma bambina nell'aspetto, che viene considerata bizzarra per via del suo aspetto e del suo modo di fare un po' infantile. Shizuru, manco a dirlo, s'innamora di Makoto, il quale però è attratto dalla bellissima Miyuki e considera Shizuru solo un'amica. i due passano comunque insieme dei momenti molto piacevoli e Makoto le insegna anche a fotografare all'interno di un bosco magico, quasi un luogo immaginario e fuori dal mondo la cui bellezza sconosciuta è la cornice ideale per la loro relazione. Shizuru arriva addirittura a trasferirsi da Makoto dopo essersene andata di casa, ma anche così il giovane seguita a trattarla solo come un'amica. Shizuru continua a ripetere che deve ancora crescere e che un giorno diventerà una donna tanto bella e desiderabile che Makoto si pentirà di non essersi accorto prima di lei; lui la prende come una semplice vanteria, dato che a 21 anni ormai non si può crescere più... la svolta per loro arriva quando Shizuru, col pretesto di fare una foto per un corcorso, lo bacia. in quello che è per entrambi il primo bacio, Makoto capisce finalmente di amare Shizuru e Shizuru decide di affrontare il suo destino: crescere e diventare una donna, ma dare la vita per questo, poichè ciò che non è stato ancora detto è che è affetta da una malattia genetica destinata a portarla alla morte nel momento in cui il suo corpo diventerà maturo. lei è comunque disposta a questo sacrificio pur di essere amata, ma, allontanandosi da Makoto, gli impedisce di rivederla per sempre. una bella e triste storia d'amore, una di quelle senza l'happy end, ahimè. i protagonisti sono quel gran figo di Takami Hiroshi e Miyazaki Aoi, il cui bel visino è nascosto da un paio di occhialoni e appare nella gloria della sua pucciosità solo alla fine; Miyuki invece è interpretata da Kuroki Meisa, mentre Uehara Misa e Koide Keisuke sono due compagni di studi di Makoto. la regia è di Shinjo Takehiko.
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