Per la Sanità, per le persone che hanno bisogno di cure, di assistenza, di aiuto è proprio un gran brutto momento.
I cittadini sono sempre più spaventati dall’intrusività violenta che le decisioni sulla sanità hanno nella loro vita e cominciano a rendersi conto come i sacri valori di cui tutti si riempiono la bocca, dignità, autonomia, diritti, vita, alla fine siano in mano ad una politica incosciente al confronto della quale l’uomo di latta del mago di Oz appare più umano di noi.
In seguito all’insufficienza di pensiero degli amministratori della Salute, siamo arrivati alle misure contenute nella “spending review”che decidono le sorti di milioni di individui, in maniera non democratica, non rispettando la nostra carta costituzionale.
Siamo quindi arrivati ad un provvedimento che impone la sofferenza ai cittadini più deboli, semplicemente perché chi ci governa non è in grado di evitarlo, perché non sa, non vuole e non ha un pensiero. A causa di tutto questo la gente soffre e patisce.
Siamo arrivati all’applicazione di tutte le misure per il contenimento della spesa del Sistema sanitario nazionale, con profondi tagli a servizi e beni fino alla riduzione massiccia dei posti letto ospedalieri. Cosa potevamo aspettarci dopo che negli ultimi 10 anni sono stati ridotti 72.000 posti letto senza che le Regioni abbiano calcolato se il bisogno di cure ospedaliere sarebbe andato in eccesso o no. Non hanno mai risposto alla semplice domanda di cosa faranno i malati se non saranno compensati da altre forme di assistenza.
Quanta mortalità in più avremo a causa della cattiva assistenza a malati complessi?; quante barelle avremo nei corridoi?; quante sale operatorie resteranno chiuse per ridurre le spese?
Ed infine perché noi dovremmo tollerare il potere della “Spending review”, mentre il potere della politica si prepara alle prossime elezioni offrendo il solito spettacolo avvilente di tattiche opportunistiche, accompagnate da alleanze effimere e prive di credibilità? In coloro a cui sta a cuore la Salute delle persone ed hanno maturato esperienza “sul campo” sanitario, cresce sempre più uno spirito di ribellione, di rivolta contro questa politica che toglie i diritti e ti fa vivere tutto questo come una grande ingiustizia.