Il versante jonico calabrese risulta essere, da sempre, penalizzato e dimenticato dalle politiche di gestione dei trasporti sia in senso assoluto sia in rapporto al versante tirrenico: basti pensare alla totale assenza di un’arteria autostradale per tutto il tratto che parte dal versante jonico della provincia di Reggio Calabria e termina alla fine della provincia di Cosenza; basti pensare al fatto che, in assenza dell’autostrada, i collegamenti sono “assicurati” dalla statale 106, la cosiddetta “strada della morte” e, a ben vedere, un motivo ci sarà se è stata così ribattezzata. Una strada che solo in alcuni tratti è stata rimodernata e che, in altri punti, risulta essere realmente obsoleta e pericolosa. Alla già complessa situazione sul fronte stradale si aggiunge, poi, la situazione ancor più critica sotto il profilo dei collegamenti ferroviari. Una tratta esclusa dai collegamenti più moderni e che, ancora una volta, deve registrare ulteriori tagli ferroviari che finiranno per isolarla ancor di più, a tutto danno dei cittadini, dei viaggiatori e dei pendolari.

In tal senso, infatti, l’Associazione Ferrovie Calabria denuncia l’imminente taglio di treni nel tratto Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale spiegando che sta per materializzarsi un taglio immediato di circa 10 milioni di Euro previsto nella delibera regionale 124 del 08/04/2014 , e che questo taglio verrà distribuito sui servizi di tutta la Regione, abbattendo completamente il servizio sulla linea ferroviaria Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale, classificata ormai come tratta “a scarso traffico”. Il rischio, in tal caso, è quello della cosiddetta auto sostituzione dei treni con servizi su gomma che, però, già nel 2013 (in occasione della chiusura della tratta a causa di una frana) si era rivelato non adatto a rispondere alle esigenze dell’utenza.
Inoltre, tale taglio giunge proprio alle porte della stagione estiva, a tutto danno delle località turistiche e balneari della versante Jonico catanzarese che, in questo modo, diverranno quasi irraggiungibili se non con attese e disagi considerevoli: basti pensare che, per gli eventuali turisti provenienti dal Nord Italia, è necessaria circa un’ora di percorrenza dall’aeroporto di Milano a quello di Lamezia Terme e poi saranno necessarie circa tre ore (tra viaggio, attesa e coincidenze di treno da rispettare) per raggiungere località come Soverato. Ben tre ore di percorrenza per soli 60 chilometri di strada ferrata. Un biglietto da visita tutt’altro che incoraggiante e che finirà per penalizzare, ancora una volta, il turismo di questa Regione e, in particolare, del suo versante jonico.




