Quando stasera sono rientrata dal parrucchiere come uno dei Jackson Five con un frangettone ondulato alla Farrah Fawcett, ho trovato Tapirigna intenta a convincere Tylde ad indossare il suo maglioncino per uscire, chè fa freddo.
Dopo essere stata paraculata da mia sorella per la mia pettinatura, frutto dell’estro della mia peluquera, la sorella Tapirigna mi chiede di scendere il cane perchè così lei avrebbe potuto prepararsi per andare al volontariato dei vociamici.
“Ancora!” ho detto io nascosta dal mio crespo frangettone, “o lavori o volontareggi o teatreggi! Ma poi sti vociamici hanno solo te come volontaria? ci sei andata già tre volte sta settimana!”
Al che Tapirigna ha risposto “Ma devo recuperare, che poi parto!”
“Ah pure devi recuperare! Ma so stronzi sti vociamici!”
” Crespaaaa! guarda che mica noi lì stiamo a pettinarci con le cornette! Noi diamo ausilio a chi non ha ascolto da nessuno!”
“E a me chi mi ascolta? Sembra che tu la faccia apposta a stare il più possibile fuori dicasa, come se non volessi stare con me a condividere la poca vita domestica che facciamo..”
“…”
“Come se non volessi parlare con me di problemi seri che attanagliano la nostra vita, tipo l’assenza di un divano dalle nostre vite da più di tre anni, o l’assenza di luce nel bagno e nel corridoio da quasi un anno, il vomitino di Tylde, l’acquisto di una libreria, la…”
“… oh come è tardi-dice Tapirigna, guardando il polso dove non c’è orologio- è ora che vada!”
“Ma sorella, aspè, i vociamici possono attendere!”dico io annaspando dietro il frangettone di farrahfawcettiana memoria.
Sbam, la porta si apre e si chiude dietro il mantello che avvolge la sfuggente Tapirigna, paladina dei volontari, protettrice dei teatreggi, promoter degli happy hour. Tapirigna e il mistero di quella vita fuori, che le fa dimenticare il divano, l’oscurità primordiale del bagno, il vomitino del cagnolino ed una sorella Crespa, affranta su una sedia, mentre si dispera del suo frangettone…
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake