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Tempi Brasil /7: Turistico

Creato il 05 luglio 2012 da Ilpescatorediperle
C'è gente che viaggia da sola. A me non piace, ma a tanti sì.Qui in Brasile mi sono reso conto fino a che punto. Sono una folla, o forse una muta.Difficile stabilirne le motivazioni. Che si mettano sulle orme di Bruce Chatwin, di Christopher McCandless o del vicino tapparellista andato in Nepal coi proventi dell'evasione fiscale non è chiaro. Ma un tratto di certo li accomuna: pensano di distinguersi dalla massa dei viaggiatori in compagnia, o meglio dai "turisti", ché così definiscono chiunque non sia uno di loro. La verità è che il viaggio da soli non è per tutti. Ed ecco lo scatenarsi di piccole eccentricità quotidiane con cui i suddetti, per così dire, accusano il colpo. Quella che segue è dunque la lista dei migliori esemplari incontrati lungo il cammino.
La nordica impudica (Jericoacoara)Arriva in Brasile dopo 6 mesi in India e indeterminati anni come educatrice "per bambini difficili" norvegesi. Probabilmente declassati a "casi umani" dopo il suo intervento. Comunque in India ha incontrato la spiritualità di Osho e da allora vaga per il Sudamerica. Ciononostante chiede elucidazioni su come mangiare la noce di cocco dopo averne bevuto l'agua.Durante la gita alle lagune si accoccola su uno scoglio aguzzo per meditare. Poco importa che una stagionata turista alle sue spalli impersoni Gennaio, Febbraio e via di seguito nelle foto ricordo scattate con un simil-iPad dal marito. Medita e, semplicemente, sparisce. Che sia andata in India con la telecinesi, o semplicemente con le millemiglia della SAS?  Che stia chiedendo a Osho come mangiare la noce di cocco?Torna giusto in tempo per ritardare la gita di mezz'ora e per godersi le dune per il sandboard. Non che ne sia edotta, ma ci prova lo stesso. Slitta sull'asse esibendosi in urla che richiamano il Giurassico e finisce ben presto ammollo. Una buona occasione per spogliarsi davanti a tutti per cambiare bikini, offrendo a sguardi che non le richiedevano le sue scostumate grazie.
La piccola ricamatrice cinese (Salvador da Bahia)Giunti dopo 25 ore di autobus in quella affollata camera d'ostello, eccola lì ad accoglierci, con lo sguardo di chi la sa lunga. Sembra simpatica ed affabile ma dopo pochi secondi si rannuvola e si ritira nel suo letto a castello. Tira fuori ago e filo e inizia a cucire oggetti di nylon, in special modo il suo marsupio (ovviamente ha un marsupio, immagino pure un berretto dotato solo di visiera).Che tu rientri dopo colazione, dopo cena o a notte fonda è sempre lì, intenta a cucine gli innumerevoli oggetti sdruciti del suo equipaggiamento. Potrebbe, armata di tanta perizia, fabbricarsi una rete per pescare gamberetti, o un vestito da bahiana, o tentare col patchwork. Ma rimane fedele alla sua causa, e cuce soltanto i sottoprodotti del petrolio.Fa il numero a quattro solo per una finestra che osammo aprire nella calura notturna, sostenendo di essere stata assediata dai mosquito. Avrebbe potuto fabbricarsi una zanzariera. Si congeda dichiarando che visitare le isole al largo di Salvador non ha senso, che nella capitale ci sono molte più cose da fare. Il piccolo punto, per esempio.
Il pacioso Hakuna Matata (Rio de Janeiro)D'accordo, è inverno, e spesso piove, e siamo tutti stanchi in questa dura vita. Ma diamine, sei a Rio de Janeiro! Sì, parlo proprio di te, strano ospite dell'ostello. Ospite continuativo e immarcescibile, autocostrettoti come sei ad un letargo senza requie nella stanza comune. Non esci, non ti muovi. Prima d'incontrarti credevo che l'aggettivo "pacioso" fosse stato inventato per descrivere Maurizio Costanzo, ma ci sono nuovi inesplorati casi lessicali.Passi il tempo al computer, compulsando video di YouTube a tutto volume. Il tuo preferito è quello dove Timon, Pumba e Simba cantano "Hakuna Matata". Tutta frenesia, già.
Il francioso in pausa (Jericoacoara)Viaggio solo perchè ho bisogno di ritrovarmi. Mica posso ritrovarmi facendo l'avvocato a Nizza. Sono stato in India e sono giunto qui (l'accoppiata India-Brasile no-stop va per la maggiore). Faccio kitesurf ma soprattutto guardo documentari sul mio tablet. Su Hollande all'ENA con de Villepin e Segolène,  sulla cannabis, e scrivo post per il mio blog, chè i miei amici devono sapere delle mie avventure.Sì viaggio da solo, ma per favore, te lo chiedo in ginocchio, puoi smezzare la tua insalata con me, o anche solo una caipirihna o una camminata, ti prego, sono solo e devo ritrovare me stesso e non so più che dirti se non: adottami, non faccio rumore, non sporco, e ti ho già detto che faccio kitesurf?
La non-bancaria svizzera (Olinda)Lei viaggia da sola, lei, mica fa turismo. Lei ha già prenotato tutto.Lei è di Ginevra e quindi si sente francese.Lei non si è portata carte di credito.Lei ha già prenotato tutto.Lei viaggia in Brasile, ma è un po' come essere a Lugano, no?Lei è non ci possono essere imprevisti.Lei per sicurezza non si é portata nemmeno una guida turistica.Lei passa lunghe sere amanunesi a copiare le guide altrui su un bloc-notes.Lei sa che andrà tutto bene, mal che vada darà a nolo i suoi appunti sul Brasile.
da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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