Per pressione arteriosa massima si intende l’energia potenziale che ha il sangue arterioso quale risultato della spinta nel sistema circolatorio operata dalla contrazione del cuore nella sua fase sistolica, delle resistenze periferiche dei vasi sanguigni, della viscosità del sangue stesso.
Per pressione minima si intende lo stesso, ma con il cuore in fase diastolica, cioè non in fase di spinta ma di riempimento; le resistenze periferiche, cioè la rigidità dei vasi sanguigni determinano che ci sia anche una pressione minima, altrimenti quando il cuore non è in fase di spinta la pressione cadrebbe a 0.
L’unità di misura che si utilizza per misurarla sono i torr o millimetri di mercurio; in condizioni normali la pressione ottimale è 80 per la minima e 120 per la massima.
La misurazione avviene a livello del braccio, con lo sfigmomanometro, ed è uno degli esami più semplici ed importanti per la salute che si possano fare.
La pressione è regolata da stimoli nervosi, climatici ed altro, quindi quando viene misurata va fatto sempre in condizioni di riposo , e non avere assunto tè o caffè; conviene sempre fare più misurazioni, e considerare che bisogna rilassarsi mentre si misura, persone con tendenza all’agitazione, potrebbero avere valori più alti per la sola ansia da misurazione.
Un'altra buona norma è di fare misurazioni ad ore diverse del giorno, in quanto la pressione può variare anche sensibilmente durante la giornata.
Chi ha la pressione bassa può soffrire talvolta di giramenti di testa, o di mancamenti, ma in definitiva la pressione bassa è una condizione che può favorire una lunga vita.
Per coloro che invece hanno la pressione alta il discorso è decisamente più complesso, l’ipertensione infatti favorisce una lunga serie di patologie.
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La pressione si può definire alta quando la minima è sopra 90 e la massima è sopra 140, ma l’ipertensione grave si ha con la massima sopra 180 e la minima sopra 110, in quel caso bisogna recarsi dal medico anche con una certa fretta. Tutto ciò è ovviamente correlato anche all’età del soggetto, persone sopra i 50 anni sono chiaramente più a rischio dei giovani.
Il problema è che l’ipertensione non da di per se segnali o quadri clinici, per questo misurarsi la pressione è un’abitudine da adottare, del resto basta recarsi alla farmacia più vicina. Dei sintomi che possono talvolta comparire, sono i giramenti di testa, frequente sanguinamento dal naso; quest’ultimo in particolare può significare che il problema è in uno stato avanzato.
Ma da cosa può dipendere la pressione alta? Le cause possono essere tante, tra le più comuni il sovrappeso, l’eccesso di sale nella dieta, la scarsa attività fisica, il fumo , l’abuso di alcolici, l’eccessivo consumo di zucchero (sia dolci, che pane e pasta bianchi) , l’eccessivo consumo di grassi, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia, il diabete, l’aterosclerosi, lo stress elevato, problemi di funzionamento renale, l’utilizzo di alcuni farmaci tra cui pillole anticoncezionali, antinfiammatori, antistaminici ed altri.
Le patologie potenzialmente derivanti dall’ipertensione sono varie ed anche allarmanti, annoveriamo l’infarto, l’ictus, l’aneurisma.
Cosa fare quando si riscontra di avere valori alti? Come scritto sopra bisogna recarsi dal medico, che potrà prescrivere, se necessario, una terapia farmacologica, ma ci sono tutta una serie di comportamenti che possiamo definire virtuosi e che sicuramente contribuiscono ad abbassare la pressione ed a tenerla sotto controllo, tra questi: