«.....Lo spirito con cui abbiamo affrontato l'opera», racconta il proprietario, «è quello di edificare una nuova casa antica....." Questo potrebbe essere lo slogan di questa casa, la riproposta di una struttura con la sua storia personale che torna a nuova vita con nuove funzioni.
Vediamo in dettaglio l'interno: i soffitti sono stati ricostruiti con tavelle di cotto fatto a mano e le travi in legno di castagno, sono stati poi trattati con acqua e calce per attenuarne i colori. Porte e finestre sono state velate di grigio. Le inferriate in tondino di ferro battuto con tocco irregolare, non hanno ricevuto trattamenti di finitura se non un passaggio di vernice protettiva.
I muri hanno ricevuto un trattamento particolare: sopra una base di intonaci a gesso che assorbono senza omogeneità il colore, Paola Navone ha esibito la più sorprendente palette di tinte naturali: terre verdi, gialle e marroni in una sequenza di affinità e contrasti che regala calore ed emozioni in ogni stanza. Fuori, i colori della campagna, ed il famoso colore Terra di Siena.
Da notare gli ambienti interni, scarsi ma elegantissimi nei loro colori a calce e molto diversificati; notate le coperture, a volta in mattoni, a capriate o semplici. I bagni spartani ma sempre con elementi distinguibili, quali le vasche tradizionali smaltate in ceramica. I grandi saloni con divani rivestiti di tessuti grezzo o cotone vellutato rosso. L'ambiente che preferisco: la cucina con il tavolo e la pasta fresca; valore aggiunto inestimabile. Ed infine: ".............il proprietario ha ereditato cinquecento olivi e ne ha piantati altri mille. La nuova vigna dà uve di Cabernet Franc e Sangiovese, l'orto verdure, erbe aromatiche e peonie. ".......produco olio biologico, imbottiglio il vino, ho il latte di otto mucche e il miele.........." Ecco, queste sono le cose che veramente invidio a questo fortunatissimo padrone di casa, anzi padrone di fattoria. Buona lettura!
Fonte:
http://www.marieclaire.it/Casa/In-Val-d-Orcia-la-rinascita-di-una-cascina-abbandonata-ristrutturata-dall-architetto-Paola-Navone